Cultura - 10 luglio 2025, 17:05

Pako Bono porta l’arte a Malpensa: un viaggio tra emozioni, identità e memoria con gli “stati d’animo”

Inaugurata nell'area imbarchi Schengen una mostra dell'artista: volti di viaggiatori comuni e icone riconoscibili, tecnica pittorica a gocce, metafora del passaggio, dell’attimo che sfuma ma lascia traccia

L’Aeroporto di Milano Malpensa si conferma non solo hub internazionale per il traffico aereo, ma anche luogo di cultura, riflessione e sperimentazione artistica. Nell’area imbarchi Extra Schengen, è stata inaugurata oggi una nuova mostra firmata da Pako Bono, artista contemporaneo che, attraverso la pittura, esplora il senso dell’identità nei luoghi del transito e del movimento, e curata da Alberto Mattia Martini. Oltra all’artista e al curatore era presente la Vice Presidente di SEA Aeroporti di Milano Daniela Mainini.

Il progetto trae ispirazione da uno dei cicli pittorici più significativi del futurismo italiano, "Gli stati d’animo" (1911-1912) di Umberto Boccioni, oggi conservato tra il Museo del Novecento di Milano e il MoMA di New York. Se Boccioni catturava le emozioni che attraversano una stazione ferroviaria, Pako Bono trasferisce quello stesso sguardo analitico e umano nel contesto aeroportuale, concentrandosi in particolare su Malpensa – uno dei principali crocevia internazionali, simbolo del dinamismo e della velocità che caratterizzano la contemporaneità.

Le opere in mostra ritraggono una molteplicità di volti – viaggiatori comuni e icone riconoscibili – rappresentati attraverso una tecnica pittorica a gocce, che frammenta l’immagine e al contempo la ricompone, suggerendo la natura sfocata ma indelebile dei ricordi. Questo stile visivo diventa metafora del passaggio, dell’attimo che sfuma, ma lascia traccia.

Malpensa, in questo contesto, non è solo il luogo fisico in cui l’opera prende vita, ma parte integrante della riflessione: l’aeroporto diventa paradigma del "non luogo", uno spazio dove milioni di identità si sfiorano senza incrociarsi, ma in cui ogni individuo porta con sé una storia, un’origine, un destino. L’esposizione mira proprio a restituire umanità a questi luoghi dell’attesa e del transito, raccontando la straordinaria diversità dell’essere umano.

In dialogo con l’incessante movimento di Malpensa, tra decolli e atterraggi, tra partenze e ritorni, le tele di Pako Bono parlano di viaggio interiore, di esplorazione dell’altro e di sé. Tra le opere spicca anche un omaggio a Yves Klein e al suo celebre “salto nel vuoto”: un invito a osare, a volare oltre i confini visibili, a cercare nello spazio – e nell’arte – la traccia del possibile.

Con questa nuova mostra, Milano Malpensa rafforza il proprio ruolo come porta verso il mondo, ma anche come luogo di cultura aperta, inclusiva e in continuo dialogo con il contemporaneo.


 

C.S.