Ieri... oggi, è già domani - 09 luglio 2025, 06:25

“A Madona l'à passa a tia su i faseu” - “La Madonna passa a raccogliere i fagioli”

Cominciamo bene. Lo dice Giusepèn, all'indirizzo di mamma Paola. Che ci racconta uno "scampolo" di vita Bustocca, di qualche anno fa. Il caldo opprimente di questo "primo" luglio fa ben riflettere, su come ci si deve adattare al nuovo clima...

Cominciamo bene. Lo dice Giusepèn, all'indirizzo di mamma Paola. Che ci racconta uno "scampolo" di vita Bustocca, di qualche anno fa. Il caldo opprimente di questo primo-luglio fa ben riflettere, su come ci si deve adattare al nuovo clima - anche se, come si diceva una volta, "ul fregiu e' l coldu, i u mangian non i rati" (il freddo e il caldo, non li mangiano i topi).

Cominciamo con un'espressione antica che dice "sgua via" con traduzione più romantica, "vola via" ed è un detto "colorito", buono per tutte le stagioni. Racconta mamma Paola: "t'e ustu ul letricista ma l'è gnu sitiu; al par da sguò via" (hai osservato l'elettricista, come è dimagrito; sembra -così leggero - da volare via, prendere il volo) - "por'om, cunt'i sti coldi, a stà a turnu tut'ul dì a lauà, ghe quas-quasi da muì" (pover'uomo, con questi caldi, a stare in giro tutto il giorno a lavorare, c'è quasi da morire), ma dentro quella frase, c'è pure un significato "tragico" che riguarda il "sitiu" (sottile) che è utilizzato anche per chi smagrisce in fretta - il "mò sitiu" (male sottile) era detto per chi è ammalato di cancro - guai, all'epoca, pronunciare la parola cancro, ritenuto un male incurabile - oggi (per fortuna), dal "mò sitiu" si guarisce - la casistica dice per l'88% - avanti quindi per arrivare al 100%.

Ed eccoci, al folclore e alla Fede con "a Madona l'à passa a tia su i faseau" (la Madonna, gira nell'orto, a raccogliere i fagioli" - tutto ciò, per effetto del refolo di vento che Maria Vergine, procura col suo incedere. Credenza popolare "immaginifica" che la Madonna, quando vuole; all'alba o al tramonto, ma pure nei momenti di maggior calore, va a "raccogliere i fagioli" e procura quel sollievo che fa respirare e che durante il periodo di maggior calore, non si presentava.

Delicato pensiero, mamma-Paola: gentile, sobrio, gioviale che arriva dal cuore.

Subito dopo, ecco la vita-reale, nelle parole di mamma Paola: "t'e ustu a Luisa?" (la domanda è rivolta alla figlia Graziella Enrica e si riferisce alla cugina Luisa di 84 anni) - "l'è li pulidu, sempar vistia da sciua, pronta da bufò via" - (è sempre ben messa, vestita da vera signora, , pronta per spiccare il volo) - qui, il "bufò via" omaggia l'eleganza di Luisa, il savoir-faire, il gusto della signora che la rende apprezzabile, per la sua eleganza e per l'ordine innato che Luisa possiede. - non è finita - la Luisa "tuci i semòn, la vò dàa barbea - la stò propri ben - e l'a vo a turnu anmò cunt'àa mochina" (tutte le settimane va dalla parrucchiera - sta proprio bene (sia per l'acconciatura sia in salute) e gira tuttora con l'automobile (fiera di avere rinnovato la Patente).

Chiosa finale di mamma Paola - "ghe mortu u Arturu" (nome fittizio) "al ghea giò utant'on e l'ea già vegiu" - notare la parlata "sibillina" - (è morto Arturo -il nome è di fantasia- e aveva già 80 anni ed era già vecchio) - come a dire "d'accordo che Arturo è morto e anche coi suoi 80 anni era già vecchio" - più della Luisa 84 anni (che si mantiene giovane) e più di mamma Paola che, all'alba degli 88 anni, dimostra di essere più giovane, di "Arturo" e della Luisa - "boia d'una mamma-Paola, t'e se propri 'nteligenta e t'e truò dàa vita, tri germèi" - (stupenda mamma Paola, sei proprio una donna intelligente e, hai trovato dalla vita, tre gemme di immenso valore).

Ci aspettiamo - ora - di leggerti, mamma Paola, per le Ferie di Agosto "t'à manda 'n basèn ul fioeu dul campasceu" - men e'l Giusepèn a beam un bicerèn da Nocino".

Gianluigi Marcora