È di grande impatto il murales realizzato dagli ultras della Pro Patria allo stadio Speroni per ricordare Raffaele Carlomagno, scomparso per una tremenda caduta durante una trasferta a Novara. L'opera è il risultato di un lavoro corale, parla di amicizia e passione, di dolore e memoria, di passato e futuro. È stata realizzata grazie all’impegno di chi ha sfidato il caldo torrido delle ultime settimane per fissare un ricordo, lasciare un segno visibile, bello, intenso. All’inaugurazione, festosa, andata in scena nella serata di oggi è risuonato più volte il coro “Raffaele sempre presente”, intonato anche da delegazioni di tifoserie legate a quella della Pro, da Trieste innanzitutto ma anche da Fermo e Sassari.
Prima del battesimo coi fumogeni, e della rivelazione di una targa posizionata grazie al contributo speciale di un donatore, presente l'assessore Alessandro Albani, ha preso la parola Davide Brazzelli, dell’associazione Love, sodalizio che Raffaele Carlomagno conosceva e sosteneva. Anche grazie a Love era cresciuto in lui l’interesse per i Balcani e per le intricate, tragiche vicende che hanno segnato il passato più o meno recente della ex Jugoslavia, in particolare del Kosovo e della minoranza serba. «Oltre alle borse di studio (tradizionale fonte d’impegno per l’associazione, Ndr) stavamo lavorando a un altro progetto, un campo sportivo. Oggi posso dire che il progetto parte: vogliamo realizzare un terreno di gioco multidisciplinare a Kostajnica, nella Repubblica Srpska, al confine tra Bosnia Erzegovina e Croazia. Sarà un luogo di sport e amicizia in zone dove anche solo organizzare una partita di calcio, seguire una squadra o semplicemente spostarsi può essere un enorme problema. Il campo sarà biancoblu e intitolato, in cirillico, a Raffaele. Presto una delegazione dell’associazione e di tifosi visiterà quei luoghi. Non vi lasceremo in pace, vi informeremo e vi ricorderemo il progetto. Che deve durare a lungo, come la memoria di Raffaele».