Lombardia - 04 luglio 2025, 11:28

In Lombardia il picco di invasione di scarabei giapponesi. I consigli della Regione per tenerli lontani da orti e giardini

In questi giorni, il numero di esemplari adulti ha raggiunto il picco massimo stagionale: la popolazione inizierà a calare solo da metà agosto. L'assessorato all'Ambiente: «Si tratta di una specie aliena invasiva, monitoraggi in atto»

Da fine maggio sono comparse in Lombardia le prime segnalazioni di Popillia japonica, il cosiddetto scarabeo giapponese, un insetto infestante che ogni estate torna a farsi vedere nei giardini, nei prati e nei parchi della Lombardia. In questi giorni, il numero di esemplari adulti ha raggiunto il picco massimo stagionale: la popolazione inizierà a calare solo da metà agosto, per poi scomparire fino alla primavera successiva.

«Si tratta di una specie aliena invasiva – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi – segnalata per la prima volta in Europa nel 2014, proprio tra Piemonte e Lombardia, nel Parco del Ticino. Oggi è diffusa in quasi tutte le province lombarde, con l’eccezione di Mantova. Il nostro Servizio Fitosanitario monitora costantemente la situazione e introduce azioni mirate di contenimento».

Attualmente la presenza del coleottero è segnalata con intensità diversa sul territorio regionale, ma la maggiore abbondanza si registra soprattutto nelle zone di recente insediamento e dove la vegetazione e l’umidità favoriscono la proliferazione. Per limitarne la diffusione, Regione Lombardia ha predisposto una rete di controllo con 20 siti di rilevamento e attuato un piano di contenimento che prevede l’uso di 1.200 dispositivi 'attract and kill: treppiedi con esche attrattive e rete trattata con insetticida, ognuno contrassegnato da un codice e accompagnato da cartelli informativi. Questi dispositivi non vanno manomessi o spostati.

Anche la collaborazione dei cittadini è fondamentale per evitare la diffusione accidentale del coleottero.  Per chi si trova a dover fronteggiare l’insetto in orti, giardini o terrazzi, è consigliata, in caso di limitata infestazione, la raccolta manuale dei coleotteri, da eliminare immergendoli in acqua e sapone, oppure l’uso di reti antinsetto da scuotere al mattino, quando gli adulti sono meno attivi e possono essere eliminati. È, invece, sconsigliato l’utilizzo di trappole commerciali nei giardini privati, che spesso attirano più insetti di quanti ne riescano a catturare, peggiorando la situazione. I trattamenti insetticidi sono giustificati solo in caso di forti infestazioni e devono essere usati con cautela, seguendo le indicazioni fornite online.

"La Popillia - conclude Beduschi - rappresenta una potenziale minaccia per l’agricoltura, ma finora, grazie al monitoraggio capillare e agli interventi di contenimento, i danni, anche economici, sono rimasti limitati. L’evoluzione è seguita giornalmente, ma per limitarne la diffusione e quindi minimizzarne gli effetti negativi, è necessaria attenzione e collaborazione di tutti". Tutte le informazioni aggiornate sono disponibili sul sito: www.fitosanitario.regione.lombardia.it   (LNews)