Il fascino del Lago Maggiore ha fatto da cornice alla spettacolare tappa italiana dell’UIM E1 World Championship, andata in scena ieri e oggi, 27 e 28 giugno a Sesto Calende. La competizione internazionale di motonautica elettrica ha riportato sulle acque del Verbano un connubio tra storia, tecnologia e rispetto per l’ambiente, richiamando un pubblico numeroso ed entusiasta.
L’evento ha rappresentato un ritorno importante per il campionato, che ha scelto di nuovo l’Italia dopo il successo delle edizioni precedenti. Una scelta non casuale: proprio sul Lago Maggiore, nel 1906, l’ingegnere Enrico Forlanini sperimentò i primi idrovolanti, anticipando una rivoluzione che oggi rivive nelle imbarcazioni elettriche “RaceBird”, capaci di alzarsi sui foil e di raggiungere velocità prossime ai 93 chilometri orari grazie a una propulsione completamente elettrica.
La due giorni di gare si è aperta venerdì con le prove libere e le qualificazioni a tempo, per poi culminare sabato con le fasi finali che hanno decretato il vincitore assoluto della tappa. La formula di gara, studiata per offrire spettacolo e strategie avvincenti, ha previsto batterie eliminatorie, ripescaggi e la cosiddetta “Place Race” per definire le posizioni dalla sesta alla nona classificata, prima di concludere con due finali a sei giri ciascuna.
In Final 2, la sfida è stata serratissima e ha premiato l’equipaggio del Team Brady, con Sam Coleman e Emma Kimiläinen, che ha saputo sfruttare al meglio la gestione del boost elettrico, conquistando la vittoria con un distacco minimo sugli avversari, a premiarli il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.
Al secondo posto il Team Rafa con Tom Chiappe e Cris Lazarraga al secondo posto, e al terzo gradino del podio il Team Blue Rising con John Peeters e Sara Misir, premiati da Rodi Basso Co-Founder and CEO UIM E1 World Championship e Rafaelle Chiulli, UIM President
L’ultima fase di gara si è rivelata particolarmente intesa ed è stata caratterizzata da uno scontro tra due imbarcazioni, quella del Team Brazil e Team Drogba, fortunatamente senza feriti.
I piloti protagonisti
Ad affrontarsi sono stati team di altissimo livello, ognuno con due piloti che si sono alternati durante le varie manche del weekend. La varietà di provenienze sportive — dalla motonautica tradizionale al motorsport automobilistico — ha arricchito la competizione, mettendo in mostra stili di guida differenti e approcci strategici innovativi. I piloti hanno dovuto adattarsi a un mezzo del tutto particolare, sfruttando la spinta elettrica, la configurazione dei foil e le traiettorie più favorevoli per mantenere velocità costanti in un contesto di gara caratterizzato da onde e correnti lacustri.
Focus tecnico sulle RaceBird
Protagoniste assolute sono state le imbarcazioni “RaceBird”, monoposto elettriche lunghe 7,5 metri e larghe 3, dotate di idrofoil per sollevarsi sull’acqua, riducendo la resistenza e aumentando l’efficienza. Il motore elettrico sviluppa una potenza di 150 kW alimentata da batterie da 37 kWh, consentendo alle barche di planare fino a 93 km/h. A rendere ancora più spettacolare la competizione, la possibilità per i piloti di utilizzare un boost temporaneo di potenza, elemento decisivo nelle fasi più concitate delle batterie e delle finali. Strategia, gestione dei consumi e padronanza delle traiettorie sono diventati fattori determinanti per primeggiare.
Il report sulla Blue Economy
A impreziosire il weekend sportivo è arrivato anche un importante momento di riflessione ambientale, grazie alla presentazione del nuovo report sulla Blue Economy 2025 elaborato dal Joint Research Centre della Commissione Europea di Ispra. Il documento, illustrato nel corso dei “Blue Impact Dialogues”, ha messo in luce il ruolo chiave degli ecosistemi acquatici e la necessità di investire in tecnologie a basso impatto per assicurare la crescita sostenibile del settore nautico e marittimo. Un messaggio accolto con attenzione da piloti, addetti ai lavori e pubblico, in perfetta sintonia con la vocazione ecologica della E1 Series. Il Gran Premio sul Lago Maggiore si è confermato così non solo una manifestazione sportiva di livello internazionale, ma anche una preziosa occasione per diffondere cultura ambientale e stimolare nuove prospettive di innovazione nella nautica del futuro.