Cronaca - 27 giugno 2025, 11:40

Omicidio Limido, Manfrinati a sorpresa cambia difensore. L'11 luglio in aula i video dell'aggressione

Il 41enne imputato sostituisce il proprio avvocato. Subentra Elio Giannangeli, già legale di Orrigoni nel procedimento “Mensa dei poveri”. L’udienza lampo di oggi è stata aggiornata a settembre. Confermata invece quella dell’11 luglio con la proiezione delle immagini della videosorveglianza e la deposizione di sei testimoni

Una delle scorse udienze del processo Manfrinati

Un colpo di scena ha scandito la breve udienza di questa mattina, venerdì 27 giugno, davanti alla Corte d’Assise di Varese, nel processo che vede alla sbarra Marco Manfrinati, l'ex avvocato di Busto Arsizio accusato di aver ucciso a coltellate il suocero Fabio Limido e di aver tentato di assassinare l’ex moglie Lavinia Limido.

L’imputato non era presente in aula. All’improvviso, attraverso una comunicazione formale trasmessa giovedì, ha revocato il mandato al proprio difensore, l’avvocato Fabrizio Busignani, nominando come nuovo legale Elio Giannangeli, penalista del foro di Milano, noto per aver già difeso Paolo Orrigoni nel processo sulla inchiesta “Mensa dei poveri”.

Giannangeli, subentrato ufficialmente appena ieri, ha chiesto un rinvio per avere il tempo di studiare i sette faldoni che costituiscono il cuore del procedimento penale. La Corte, presieduta dal giudice Andrea Crema, ha accolto la richiesta e aggiornato l’udienza di recupero all’11 settembre, data nella quale saranno ascoltate le parti offese: Lavinia Limido e sua madre Marta Criscuolo.

Proprio Criscuolo, presente in aula insieme al proprio legale Fabio Ambrosetti, non ha nascosto un commento netto sul comportamento dell’imputato: «Era solo questione di tempo, Manfrinati è un narcisista, mi aspettavo il cambio della difesa già un anno fa».

Il nuovo difensore, al termine dell’udienza, ha spiegato: «Non ho ancora avuto modo di parlare con il mio assistito, ma ho già avuto un colloquio collaborativo con il collega che mi ha preceduto e conto di recarmi in carcere nei prossimi giorni».

Resta confermata invece la prossima udienza già prevista per l’11 luglio, nella quale verranno proiettate le immagini delle telecamere di sorveglianza che documentano la sequenza dell’aggressione. In quella circostanza il pubblico ministero Maria Claudia Contini sentirà sei testimoni che potranno riferire in particolare sulle telefonate effettuate da Manfrinati nei momenti immediatamente precedenti il fatto di sangue, mentre si trovava in via Ciro Menotti a Varese, a poca distanza dalla vittima e dalla figlia.

Secondo la procura, tre di queste conversazioni - con un amico, un’assistente sociale del Comune di Busto Arsizio e un consulente tecnico coinvolto nella causa di separazione - potrebbero chiarire la ricostruzione dei fatti e fornire elementi utili a delineare eventuali profili di premeditazione.

Dopo la proiezione del video e l’esame dei testimoni l’11 luglio, il calendario prevede, come detto, un nuovo passaggio a settembre con udienze già fissate l’11 e il 12.

Alice Mometti