Sport - 26 giugno 2025, 17:05

Castellanzese e Atalanta unite nella DEAcademy Elite: un patto per crescere insieme

Con l’ingresso nella DEAcademy Élite dell’Atalanta, la Castellanzese inaugura un progetto triennale (con opzione di rinnovo per altri tre anni) di alta formazione calcistica dedicato ai giovani del territorio. Un’intesa fondata su valori condivisi, identità e visione educativa comune, che rafforza il legame tra due realtà diverse ma affini. L’obiettivo: crescere insieme, costruendo un polo di eccellenza tra Varesotto e Alto Milanese

Da sinistra: Maurizio Marchesini, Alberto Affetti e Stefano Bonaccorso

Un nuovo capitolo formativo si apre per la Castellanzese. Nella conferenza stampa congiunta tenutasi oggi, giovedì 26 giugno, nella Sala Riunioni dell’azienda “Affetti Pumps” di Castellanza, è stata ufficializzata l’affiliazione della società neroverde alla DEAcademy Élite dell’Atalanta.

Un accordo che non è solo tecnico o sportivo, ma che affonda le radici in una condivisione di valori, visione e identità, come hanno sottolineato i protagonisti dell’incontro. Presenti il presidente della Castellanzese Alberto Affetti, i direttori sportivi Piero Barone (del settore giovanile) e Salvatore Asmini (di Juniores e Prima Squadra), per l'Atalanta il coordinatore tecnico di DEAcademy Italia Maurizio Marchesini, il responsabile tecnico dell’attività pre-agonistica Stefano Bonaccorso e il coordinatore scouting per la provincia di Varese Alberto Beretta.

«Siamo qui per parlare di qualcosa di importante per la Castellanzese, e mi auguro lo sia altrettanto per l’Atalanta: il progetto DEAcademy Élite. Un’occasione di alto profilo, un momento di crescita, in cui crediamo fortemente e dal quale ci aspettiamo di imparare e costruire qualcosa di significativo», ha affermato il presidente Affetti.
«Abbiamo aderito con entusiasmo, spinti da più motivazioni: anzitutto per il valore della società che ci ha proposto questa collaborazione, e poi per il prestigio dell’Atalanta. Ci ha colpito, in particolare, il loro profondo senso di appartenenza e la forza dell’identità che incarnano. “Questione di identità” è il concetto chiave: due realtà che, pur appartenendo a categorie diverse, condividono lo stesso modo di intendere il lavoro. Siamo orgogliosi di ciò che siamo, ma aspiriamo a essere ancora di più e a diventare ancora migliori».

La Castellanzese, con i suoi 400 tesserati e una rete di 10 affiliate nella cosiddetta Galassia Neroverde (oltre 2.000 giovani atleti coinvolti), sarà dunque un nuovo presidio strategico per Atalanta in Lombardia. Il contratto, operativo dal 1° luglio, ha una durata triennale con opzione di rinnovo per altri tre anni.

A sottolineare l’impronta formativa del progetto è stato Maurizio Marchesini, che ha portato i saluti della famiglia Percassi: «Più che l'invito di oggi, ringrazio per la strada che stiamo avviando. L’Atalanta mi ha chiesto di avviare un progetto formativo in Italia con persone dedicate. Non vendiamo marketing, ma un progetto di formazione e monitoraggio del territorio. Siamo convinti che il talento esista e che si possa creare anche identità. Vogliamo lavorare coi territori. Lavoro e identità possono abbinarsi benissimo alla ricerca del talento».

Marchesini ha anche sottolineato la portata esclusiva della collaborazione: «Parliamo di un percorso élite che in Lombardia ha solo 5 Academy. Siamo alla ricerca di storie vere, come quella che vogliamo costruire insieme alla Castellanzese».

Stefano Bonaccorso, storico volto del vivaio nerazzurro, ha ricordato quanto l’Atalanta creda nel proprio ruolo educativo, ben prima dei successi sportivi degli ultimi anni: «Siamo contenti che Atalanta possa spendere il proprio nome in un territorio importante e florido come Castellanza e dintorni. Atalanta è da sempre famosa per il suo settore giovanile, prima ancora dell’era Gasperini. I Percassi sono i primi testimoni dell’importanza della crescita giovanile: da bambini hanno vissuto quel percorso e oggi lo spiegano. Per noi sono fondamentali l’educazione giovanile, i comportamenti, il rispetto, oltre alla tecnica. La differenza la fanno le persone: allenatori, istruttori, strutture, e la Castellanzese le mette a disposizione».

Il progetto prevede un’intensa collaborazione tecnica e formativa, con l’impiego di allenatori, psicologi e un tutor scouting atalantino che lavorerà a stretto contatto con lo staff dell’attività di base della Castellanzese. Lo scopo non è solo scoprire talenti, ma creare un polo educativo per tutta l’area del Varesotto e dell’Alto Milanese. Un investimento sulle persone e sul territorio.

«Non sarà un percorso privo di buche e inciampi - ha concluso Affetti - ci saranno momenti belli ma anche salite da affrontare insieme. Per noi sarà stimolante raggiungere un obiettivo: crescere qualitativamente, dentro e fuori dal campo».

Un’avventura che, sebbene ufficialmente inizi il 1° luglio, affonda le sue radici in un anno di osservazione e dialogo reciproco. Un tempo necessario per costruire fiducia, la base di ogni progetto duraturo. E ora, con la benedizione dell’Atalanta, la Castellanzese è pronta a diventare un riferimento d’eccellenza nella formazione calcistica giovanile lombarda.

Alessio Murace


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