Cronaca - 26 giugno 2025, 19:20

Lite tra stranieri finisce a coltellate alla stazione di Gallarate: gravemente ferito al petto un 21enne. Preso l’aggressore

Sangue tra via Ferni e piazza Beccaria nel tardo pomeriggio di oggi dove due giovani di origine nordafricana si sono affrontati prima a parole, poi a pugni fino a che è spuntata un’arma da taglio. In corso le indagini della polizia, durissimo il commento del sindaco Cassani: «Provo dispiacere nel vedere soggetti simili nella mia città, remigrazione ultima speranza»

(foto d'archivio)

È finita nel sangue una lite tra due giovani di origine nordafricana scoppiata nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 26 giugno, a Gallarate. Un 21enne è stato colpito al torace con un’arma da taglio, riportando una grave ferita sul lato sinistro del petto; l’aggressione è avvenuta intorno alle 17.40 tra via Bernardino Ferni e via Cesare Beccaria, a poca distanza dalla stazione ferroviaria.

Secondo quanto emerso, il confronto tra i due è degenerato rapidamente: prima sono volati insulti, poi pugni, fino a quando uno dei due ha estratto un’arma bianca e colpito il rivale al torace. La scena si è svolta in strada, in pieno giorno, sotto gli occhi di alcuni passanti che hanno subito allertato i soccorsi.

Sul posto sono intervenuti in pochi minuti gli agenti della Polizia di Stato, un’ambulanza e un’automedica. Il giovane ferito è stato stabilizzato e poi trasportato in codice rosso all’ospedale: le sue condizioni sono gravi ma, secondo quanto si apprende, non sarebbe in pericolo di vita.

L’aggressore è fuggito subito dopo l’accoltellamento. Le forze dell’ordine sono ora impegnate nelle ricerche dell’autore del gesto, che sarebbe già stato identificato e fermato: si tratta di un soggetto noto in zona.

Sul grave episodio è intervenuto il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, con parole dure: «Se importi il terzo mondo, purtroppo diventi il terzo mondo. Provo dispiacere nel vedere soggetti così nella mia città. Il mio sogno è rimpatriare o al limite far arrestare tutti questi delinquenti. Speriamo che la magistratura e la politica ci diano una mano. Siamo in una situazione talmente compromessa che penso che la remigrazione sia l’unica speranza che ci rimane».

Il caso insomma riaccende il dibattito sul tema della sicurezza urbana e dell’integrazione, in particolare nelle aree sensibili della città come quella attorno alla stazione. Le indagini sono tuttora in corso.

«L’accoltellamento di oggi - commenta l'assessore alla Sicurezza Germano Dall’Igna - evidenzia, ancora una volta, la necessità di prevedere misure come l’ordinanza e di aderire a progetti (come stazioni sicure) per garantire la sicurezza in un’area delicata come quella della stazione. Allo stesso modo servono anche pene severe e certe per chi compie questo tipo di reati. 
Come Polizia locale, anche questa volta, metteremo a disposizione delle forze dell’ordine le registrazione delle videocamere di sorveglianza per ricostruire i fatti e individuare il colpevole di questo gesto. La nostra collaborazione è massima per garantire la sicurezza in città».

Alice Mometti