Busto Arsizio - 25 giugno 2025, 08:00

FOTO. Rinascita in corso per villa Milani: tornerà a essere abitata

Lo storico edificio in via XX Settembre - via Ponchielli, un secolo tondo di vita alle spalle, è stato acquisito dallo studio Laventinove, al lavoro anche sull’hotel Astoria. Intervento di recupero impegnativo ma già iniziato. L’architetto Paolo Cerè: «Ci teniamo molto. E l’interesse da parte di potenziali clienti non manca»

Villa Milani. Nel riquadro i ponteggi in via XX Settembre

Il peso dei suoi cento anni lo accusava in modo evidente ma per villa Milani, edificio di valore storico all’angolo tra via XX Settembre e via Ponchielli, oltre 1.400 metri quadri edificati, è arrivato il momento della svolta. Le impalcature che l’hanno impacchettata sono ben visibili anche se il cantiere, complice una struttura un po’ gelosa della sua bellezza, non pienamente percepibile dalla frequentata strada del rione Frati, non dà troppo nell’occhio. Laventinove, srl con sede a poca distanza dall’immobile, un importante intervento di recupero avviato anche per l’hotel Astoria (vedi QUI), ha acquisito nei mesi scorsi la villa progettata dall’architetto Amedeo Fontana e adesso lavora per restituirla alla sua vocazione residenziale.

«Contiamo – spiega l’architetto Paolo Cerè, fondatore dello studio con la moglie, anche lei architetto, Katia Mantovani – di ricavare appartamenti, tra i sette e i dieci. Le sfide sono, in sintesi, due. La prima è legata alla volontà di approntare soluzioni abitative al passo coi tempi. Fra l'altro dal punto di vista degli impianti e dell’approvvigionamento energetico ma bisognerà ragionare su molte questioni, per esempio sui box per le auto. Il secondo obiettivo è rinfrescare e valorizzare l’aspetto della villa mantenendolo inalterato: l’edificio è ovviamente sottoposto a vincolo. Anche la vegetazione ha bisogno di un intervento di un certo rilievo. Perché qualche unità avrà un suo spazio verde e perché, in generale, nel giardino ci sono alberi vecchi e pericolosi, vanno eliminati per poi ripiantumare».

Il recupero passa attraverso diverse fasi, inclusa la richiesta di un permesso a costruire. «Non serve a edificare qualcosa di nuovo – precisa Cerè – è un passaggio obbligato in vista dei frazionamenti. Protocolleremo quanto prima, l’iter potrebbe concludersi in autunno e, a quel, punto attaccheremo con i lavori più importanti. Intanto, si dà una bella pulita, si provvede alla messa in sicurezza». Quasi superfluo soffermarsi sul valore dell’operazione. «Per la città – rimarca l’architetto - ma anche per noi che abbiamo la sede a pochi metri: una villa Milani bella e abitata diventerebbe una sorta di biglietto da visita. L’interesse, fra l’altro, non manca, abbiamo già ricevuto qualche richiesta di informazioni da possibili clienti».

Stefano Tosi