Un’iniziativa corale per riflettere sul conflitto israelo-palestinese, per affermare una posizione netta contro ogni forma di violenza e in difesa dei diritti umani. È questo il senso dell’evento promosso da un ampio gruppo di realtà del territorio – Amici di Angioletto, ANPI Busto Arsizio, Area Soci Coop Busto-Cassano, Il Quadrifoglio, Noi della Ercole Comerio 1885, People – che prenderà il via martedì 2 luglio alle ore 20:30 nell’Aula Ali della Libertà di piazza Trento Trieste a Busto Arsizio.
A dare il via alla rassegna sarà la presentazione del libro Hassan e il genocidio (People edizioni) a cura di Raffaele Oriani, accompagnato dalle illustrazioni dell’artista Marcella Brancaforte, le cui opere saranno esposte nella mostra “Be my voice” visitabile fino al 5 luglio (orari: 3-4 luglio 10:00-12:00, 15:00-18:00 e 5 luglio 10:00-12:00). La mostra proseguirà poi nello spazio Materia di Castronno, sede di Varesenews, dove si terrà anche l’evento conclusivo domenica 7 luglio alle ore 21:00, con Alessandro Manno (Emergency), Paolo Ferrara (Terres des Hommes) e Aldo Velardi (Sole Terre), moderati dal giornalista Marco Giovannelli.
«Impossibile stare zitti di fronte al massacro della popolazione palestinese di Gaza - dichiarano gli organizzatori -. Né con Hamas, né con le politiche repressive del governo Netanyahu. Siamo con chi, anche nella società israeliana, contesta la deriva violenta e chiede giustizia. La nostra è una voce che si unisce a quelle di Edith Bruck, Liliana Segre, David Grossman, Moni Ovadia, e tante altre, nel nome della pace, del diritto internazionale e contro ogni forma di violenza e di pulizia etnica».
Numerose le adesioni all’iniziativa, tra cui quelle di ACLI Busto Arsizio, AUSER Busto Arsizio, FIVL Raggruppamento “Alfredo Di Dio”, Legambiente BustoVerde, Movimento per Busto e Quindi - home and humanity. L’obiettivo è chiaro: aprire uno spazio di confronto e consapevolezza, contro la reticenza informativa e a favore di una cultura di pace e giustizia. «Due popoli, due stati o uno stato per tutti con eguali diritti: questo chiediamo con la forza dei miti, con la forza dei giusti, in virtù dell’articolo 11 della nostra Costituzione “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”».