Milano - 22 giugno 2025, 23:42

A 60 anni dai Beatles a Milano grande rievocazione: mostra e concerto

Quella del 24 giugno sarà per Milano una giornata storica in ricordo di un evento che fece epoca: l’arrivo dei Beatles in città ed i due concerti tenutisi al Velodromo Vigorelli tra deliri di folla e musica iconica

Quella del 24 giugno sarà per Milano una giornata storica in ricordo di un evento che fece epoca: l’arrivo dei Beatles in città ed i due concerti tenutisi al Velodromo Vigorelli tra deliri di folla e musica iconica.

La mostra alle Gallerie d’Italia

Presso il Chiostro Ottagono delle Gallerie d’Italia dal 24 giugno al 7 settembre sarà possibile visitare la mostra “Tutti pazzi per i Beatles. Il concerto del 1965 a Milano nelle fotografie di Publifoto”, una selezione di fotografie a cura dell’Archivio Storico Intesa Sanpaolo. Il patrimonio fotografico dell’Agenzia Publifoto consta di oltre 500 fotografie che documentano l’esperienza meneghina della band di Liverpool (le altre tappe italiane del tour furono a Genova e Roma). Publifoto decise di schierare ben sette fotografi: Sergio Borsotti, Sergio Cossu, Gianfranco Ferrario, Carlo Fumagalli, Benito Marino, Eugenio Pavone e Tino Petrelli si alternarono nei vari appuntamenti sparsi per la città fornendo un racconto che ora, a distanza di 60 anni, rappresenta un patrimonio unico nella storia degli eventi musicali in Italia. Fin dall’arrivo in piena notte a bordo del Trans Europ Express proveniente da Lione alla Stazione di Milano Centrale, i quattro musicisti ebbero modo di apprezzare il “delirio” dei fans italiani, giunti in massa ad accoglierli. A bordo di una Alfa Romeo 2600 ed accompagnati da un giovanissimo Gianni Minà, sfrecciarono lungo le vie del centro per trovare “riparo” all’Hotel Duomo. Il 24 giugno, dopo una concitata conferenza stampa mattutina si tenne nel caldo pomeriggio il primo concerto al Velodromo Vigorelli cui fece seguito quello serale davanti ad una folla entusiasta. Presentati da Lucio Flauto e Rossella Como, vennero introdotti dalle performance di Peppino di Capri e i suoi Rockers, Fausto Leali con i Novelty, i “Giovani Giovani”, Guidone e Maurizio Arcieri con i New Dada. Poi fu il tempo dei Fab4 che rubarono la scena tra i pianti e le grida delle giovani fan. La mostra rappresenta dunque un evento imperdibile per immergersi nell’atmosfera di quella giornata storica, assaporando la suggestione del bianco e nero che immortalarono i quattro ragazzi britannici nell’esperienza milanese.

Info e biglietti

(https://gallerieditalia.com/it/milano/mostre-e-iniziative/mostre/2025/06/25/mostra-tutti-pazzi-per-i-beatles--il-concerto-del-1965-a-milano/)

Il concerto

In occasione della Rassegna “Estate al Castello 2025” ed in omaggio ai 60 anni dal concerto dei Beatles a Milano, si terrà alle ore 21,00 (apertura cancelli ore 20,00) presso il Cortile delle Armi al Castello Sforzesco lo spettacolo “The Beatles al Vigorelli – Il concerto 60 anni dopo”, prodotto da I Distratti (Home - I Distratti) in collaborazione con l’Associazione culturale Bardha Mimòs Ets (CHI SIAMO -). Sul palco Davide Verazzani, sceneggiatore, scrittore e grande fan dei Beatles. a seguire: l’esecuzione integrale del concerto del ‘65 a cura di Alessandro Grazian – chitarra e voce, Marco Carusino – chitarra e voce, Roberto Dellera – basso e voce, Lino Gitto – batteria e voce.

Info e biglietti: (BEATLEMANIA | THE BEATLES AL VIGORELLI | YesMilano)

I Beatles furono un gruppo rivoluzionario, forse troppo innovativo per l’epoca, ma capace di caratterizzare i gusti musicali dei ragazzi di quegli anni, con una tendenza che il tempo non ha minimamente “scolorito” e che ora viene celebrata come il buon vino invecchiato. La magia della fotografia e della musica che risuonerà al Castello rievocheranno un’atmosfera di giorni passati dove il disincanto ed i piacevoli ricordi per chi l’ha vissuta si affiancheranno a chi invece non era presente in quegli anni ma che anche ora apprezza i Beatles.  Un gruppo che rappresenta un’icona della musica rock, pop e beat e che nell’immaginario collettivo è diventata semplicemente “mito”.

Giuseppe De Carli