Busto Arsizio - 20 giugno 2025, 11:00

Chiude il bar della Coop di Busto: «Non solo un lavoro, ma una famiglia»

Il 30 giugno cala il sipario sul Fiorfood di viale Duca d’Aosta. La tristezza dei dipendenti «Ci piange il cuore». Coop Lombardia precisa: «Ci siamo già attivati per individuare un nuovo soggetto interessato a subentrare nella gestione del bar»

Un caffè, una brioche, ma soprattutto un sorriso, una chiacchiera, un punto di ritrovo. Per molti clienti del supermercato Coop di viale Duca d’Aosta, il bar Fiorfood all’ingresso non è solo una sosta, ma un appuntamento fisso, un pezzo di quotidianità. Una quotidianità che sta per finire. Il prossimo 30 giugno il bar chiuderà definitivamente i battenti, lasciando a casa i suoi dipendenti e un vuoto nel cuore di tanti avventori abituali.

A raccontare con amarezza la vicenda è Christian Campaniello, da un anno e mezzo volto e anima del locale insieme alla collega Giorgia Dell’Acqua, che invece qui lavora da sei anni. «Ci piange il cuore, non solo per il lavoro, ma per i nostri clienti», spiega mentre, tra un caffè e l'altro, continua a svuotare gli scaffali. «Qui si è instaurato un rapporto umano che va al di là della professione. Siamo diventati una famiglia».

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. «Siamo stati informati la settimana scorsa, senza un vero preavviso. Ci hanno consegnato la lettera di licenziamento dicendo che il bar andava smantellato entro fine mese». La decisione è stata presa dalla società terza che gestisce il bar. Una scelta che coinvolge non solo il punto vendita di Busto, ma anche il locale gemello di Monza, per un totale di tredici dipendenti che perderanno il lavoro.

Il legame con la clientela, però, è ciò che rende questa chiusura particolarmente dolorosa. «I clienti sono fidelizzati, per loro questo è un punto di ritrovo – continua Christian –. Molti ci hanno detto che, una volta chiuso il bar, non verranno più neanche a fare la spesa qui». La solidarietà si è trasformata anche in gesti concreti: «Abbiamo ricevuto tantissime offerte di lavoro da parte di clienti che hanno altre attività. È la dimostrazione dell'affetto che si è creato». Un affetto ricambiato: «Ieri io e Giorgia abbiamo preparato a casa dei tortini e li abbiamo regalati ai nostri clienti più affezionati. Perché qui non si tratta solo di affari».

Christian rivela anche di aver tentato anche un'altra strada per salvare quel luogo a cui è tanto legato: «Ho scritto personalmente una mail a Coop, chiedendo di poter subentrare io nella gestione. Mi hanno risposto che l'amministrazione mi avrebbe ricontattato».

«Non è facile trovare un ambiente di lavoro così – conclude Christian –. Quando lavori in un bar sei spesso solo un numero, una macchina. Qui, pur lavorando tanto, c'era tutto il resto. Era come aprire la porta di casa».

La nota di Coop Lombardia

In merito alla vicenda, Coop Lombardia ci comunica: «Ci teniamo a ribadire che il bar nel nostro punto vendita di viale Duca d’Aosta non è gestito direttamente da Coop Lombardia, ma da una società terza che da alcuni anni aveva in affidamento la conduzione dell’attività. Di recente questa società ha comunicato la propria decisione di interrompere il servizio e cessare l'attività presso quella sede. Comprendiamo che la presenza di questo servizio sia particolarmente apprezzata dai nostri soci e clienti abituali, anche come spazio di socialità e ristoro collegato alla spesa quotidiana. Per questo motivo Coop Lombardia si è già attivata per individuare un nuovo soggetto interessato a subentrare nella gestione del bar, così da garantire la continuità di questo servizio utile e gradito».

Giovanni Ferrario