Alto Milanese - 20 giugno 2025, 08:00

Incidente in via Biella, un cartello che rimbalza tra Dairago e Legnano, illeso miracolosamente l'automobilista

Il paradosso della strada di nessuno, che in pochi metri passa tra quattro comuni, compresa Busto e soprattutto Villa Cortese. Un tir urta un cartello e lo manda sull'altra carreggiata. L'automobilista colpito: «Ho solo chiuso gli occhi, ho sentito un colpo forte e ho realizzato che fortunatamente non mi aveva colpito il parabrezza»

Una frazione di secondo, il tempo di chiudere gli occhi e sentire un colpo fortissimo. Poi, la presa di coscienza di essere illeso, per un soffio. Poteva finire in tragedia la mattinata di Gianluca Dragoni, residente a Villa Cortese, che lunedì scorso, come ogni giorno, percorreva via Biella per recarsi al lavoro a Castellanza. Un incidente che non solo ha lasciato un grande spavento, ma ha anche scoperchiato, ancora una volta, il vaso di Pandora di una strada tristemente nota per la sua pericolosità e per un groviglio di competenze che ne rende la gestione un incubo.

Tutto è accaduto intorno alle 8 di mattina. Dragoni stava guidando in direzione Busto Arsizio quando, dalla corsia opposta, ha visto sopraggiungere un mezzo pesante. «Il tir ha colpito un cartello e con la ruota lo ha letteralmente sbalzato nella corsia opposta dove arrivavo io», ha spiegato l'automobilista. Un cartello mobile, posizionato su una base precaria, che si è trasformato in un proiettile. «Fosse stato dieci centimetri più in alto mi avrebbe preso in pieno il parabrezza», ha aggiunto. L'impatto, violentissimo, è avvenuto sulla parte anteriore della sua auto, ma il segnale si è fermato a una poche manciate di centimetri dal vetro, risparmiandolo da conseguenze potenzialmente fatali.

«È stato solo un grande spavento e un grosso incidente che poteva davvero esserci», racconta Dragoni, ancora scosso, che però non ha avuto bisogno di ulteriori cure mediche. «Ero sulla mia carreggiata quando ho visto questo cartello venirmi addosso. Ho solo chiuso gli occhi, è stata una frazione di secondo. Ho sentito un colpo forte e ho realizzato, fortunatamente, che non mi aveva colpito il parabrezza».

Da lì è iniziato un surreale balletto burocratico. L’automobilista si è fermato e ha chiamato le autorità, ma la particolare natura di via Biella ha complicato tutto. La strada, pur essendo utilizzata quasi esclusivamente da chi vive e transita per Villa Cortese, è un vero e proprio puzzle giurisdizionale. «Sulla mia carreggiata, quella in direzione nord, ero nel territorio di Legnano», spiega Dragoni. «La carreggiata opposta, invece, quella dove era posizionato il cartello, è di competenza del Comune di Dairago. E in fondo, all'imbocco con via Novara, diventa territorio di Busto Arsizio». 

Così, dopo l'intervento dei Carabinieri di Legnano, è stata chiamata la Polizia locale legnanese, che a sua volta ha dovuto passare la palla ai colleghi di Dairago, unici competenti per verbalizzare l’accaduto. Un'attesa durata quasi tre ore, per un problema che i residenti conoscono fin troppo bene. «La cosa a cui tengo di più - conclude Dragoni - è che quel cartello non venga più messo, sicuramente non in quel modo. Deve essere sicuro, perché chiunque, anche chi non è del mestiere, passando su quella strada e vedendolo, avrebbe potuto capire che non era stabile».

Facciamo un inciso e “disegniamo” la cartina di via Biella. Quattro i Comuni coinvolti, ovvero Villa Cortese, Legnano, Dairago e Busto Arsizio: è di competenza dairaghese solo per qualche decina di metri, proprio dove era posto il cartello, e solo sul lato sinistro della strada, direzione Nord. La parte Sud è di Villa Cortese, con una lingua di terra che prosegue solo nella corsia di destra, fino ai due tralicci dell'alta tensione, che è tra l'altro ben riconoscibile visto che il Comune cortesino l'ha anche fatto riasfaltare di “recente”. Eccezion fatta per la parte più vicina a viale Novara, che è di Busto Arsizio, la restante parte è tutta di competenza di Legnano. 

La vicenda ha riacceso le polemiche e ha chiamato in causa il sindaco di Villa Cortese, Alessandro Barlocco, vista l'importanza di quella arteria per il suo paese. «È una situazione che conosciamo e su cui sollecitiamo periodicamente i Comuni sui diversi cui via Biella ricade - ammette il primo cittadino - Non più tardi di un paio di settimane fa era caduto un primo segnale a triangolo, stavolta è toccato a questo cartello più grande. Purtroppo non possiamo intervenire sul manto stradale prima di tutto perché non è nostro territorio e poi perché un intervento serio costerebbe diverse centinaia di migliaia di euro, una cifra impossibile per noi».

Barlocco sottolinea come Legnano abbia in programma un intervento importante nei prossimi mesi, nella speranza che non si tratti dell'ennesima soluzione tampone. «Più volte abbiamo sollecitato un tavolo di confronto per una sistemazione complessiva, ma è difficile trovare tempi comuni tra così tanti enti interessati - prosegue il sindaco - Il problema non sono solo le buche che si riformano quanto soprattutto l'acqua che si infiltra dai lati ed erode la strada. C’è da raschiare tutto e sbancare qualche decina di centimetri per limitare la penetrazione laterale dell'acqua che poi rovina nuovamente l’asfalto». 

Giovanni Ferrario