Eventi - 19 giugno 2025, 08:06

Dina Svampa racconta il "suo" Nanni: «Amava il lago Maggiore, era un pescatore e un bravo cuoco. La canzone che lo rappresenta di più? "Che bello", che parla delle barche Rosina e Anna»

Chiacchierata con la moglie del grande attore e cantante a margine del tributo che l'"allievo prediletto" Francesco Pellicini gli ha tributato a Leggiuno e in attesa di quello in programma sabato sera nella "sua" Porto Valtravaglia: «Lui di Sangiano io di Milano ci siamo conosciuti a Ponza. L'ho sempre seguito negli spettacoli e nelle tournée con i Gufi, amava pescare gli agoni e invitare gli amici a gustare il suo famoso risotto accompagnato sempre da un buon bicchiere di vino. Nanni è ancora molto amato dal pubblico»

Dina Svampa allo spettacolo tributo per Nanni Svampa di Francesco Pellicini a Leggiuno

Francesco Pellicini ha presentato a Leggiuno un tributo a Nanni Svampa, scomparso nel 2017, coinvolgendo da par suo gli spettatori presenti al teatro Domus nel ricordo del quasi loro concittadino attore e cantante, nativo a Sangiano ma che nel paese natale di Gigi Riva aveva frequentato le scuole elementari.

Anche nel suo libro autobiografico "Scherzi della memoria", Svampa parlava proprio di questi due paesi, ai piedi di un luogo con un panorama fantastico come il Picuz.  Nel volume si parla del magnano Magnanin, tipica figura dello stagnino di una volta che riparava le pentole. Potrebbe essere che la canzone dedicata al Magna cantata dal Checco da par suo sia proprio dedicata a questo personaggio leggiunese. 

Per sapere di più di Nanni Svampa e delle sue canzoni, chiediamo alla moglie Dina e alla figlia Elena presenti a Leggiuno tra il pubblico a godersi lo spettacolo di Pellicini.

Signora Dina, allora il Magna è leggiunese?

Non lo so, so che mio marito lo riporta nel libro e spesso raccontava di questo personaggio Magnani, cosi lo chiamava, che girava con una bicicletta a stagnare le pentole e poi spesso alticcio cadeva a ruzzoloni e si addormentava.

Ci racconta la sua vita con Nanni?

Ho trascorsi anni bellissimi, molto intensi. Ci siamo conosciuti a Ponza, pensa che destino la vita, lui nato a Sangiano ed io a Milano che da sfollata però venivo nei periodi estivi a Porto Valtravaglia. Poi sono nate le figlie, Elena laureata in psicologia e Lidia in filosofia e nel tempo sono arrivate anche le nipoti Matilde, Lucia e Anna. All’inizio della sua carriera io lavoravo e non avevo il tempo di seguirlo, poi sono nate le bambine e mi sono licenziata. Non rimpiango per nulla questa scelta di vita, da allora ho sempre seguito Nanni prima nelle divertenti tournée con i Gufi e poi negli anni con i suoi spettacoli. Anche adesso, quando ci sono serate a lui dedicate come questa realizzata a Leggiuno dal Checco Pellicini "allievo prediletto di mio marito",  cerco di essere sempre presente. 

Qual è la canzone che secondo lei  lo rappresenta di più?

Direi "Che bello" quella delle barche che allora si chiamavano Rosina e Anna, dove racconta di quando andava al lago nei tre mesi di vacanza estivi e scopre che le barche "hanno una targa con un numero e una L, io stesso tutti i giorni faccio i conti all'Ibm".  E’ una canzone da ascoltare per capire l’amore di Nanni per la Valtravaglia e per il suo amato Lago Maggiore. 

Ci racconta invece qualcosa dei Gufi?

Con loro ho passato momenti unici, persone vere, grandi professionisti, nelle loro diversità caratteriali.  Con loro ho avuto buonissimi rapporti specie con Roberto Brivio che mi è stato particolarmente vicino.  Lino Patruno un altro artista straordinario, come anche Gianni Magni, purtroppo scomparso troppo presto. 

Nanni Svampa che tipo era in casa?

Era un pescatore incallito, amava prendere gli agoni per poi invitare gli amici a mangiarli, era un eccellente cuoco e gli amici venivano volentieri a casa ad assaporare il famoso risotto di Nanni, accompagnato da un buon bicchiere di vino che non mancava mai. Faceva anche l’orto coltivava fiori e preparava gli spettacoli, io alla sera lo seguivo, ero la sua organizzatrice e curavo i rapporti con i vari enti, insieme alla bravissima Lucia Ferrai, che non finirò mai di ringraziare e che ancora oggi è in prima linea ad organizzare eventi in sua memoria. Nanni è ancora molto amato dal pubblico. 

Sabato sera 21 giugno, in piazza a Porto Valtravaglia è in programma uno spettacolo tributo a Nanni Svampa preceduto da una cena con specialità milanesi in suo onore (LEGGI QUI e QUI)

Claudio Ferretti