Valle Olona - 18 giugno 2025, 08:14

Cirignano: «È normale che un paese come Olgiate non abbia ancora un’area feste seria?»

Il segretario della Lega Nord e il gruppo di Rilanciamo Olgiate hanno voluto tracciare un bilancio dei Girinvalle, mettendo in evidenza da un lato il grande lavoro della Pro Loco e dall’altro la necessità che l’amministrazione si impegni nella creazione di una struttura fissa che possa ospitare gli eventi

Anche quest’anno i volontari delle Pro Loco si sono impegnati per regalare agli abitanti della Valle un fine settimana di festa e di allegria da vivere lungo le sponde del fiume Olona; se per alcuni questo impegno è reso più lieve dal fatto di avere a disposizione delle strutture fisse da poter utilizzare in occasione dei Girinvalle, ad Olgiate la realizzazione dell’evento richiede che ogni volta si parta da zero per montare le cucine e il resto degli allestimenti necessari per ospitare la manifestazione.

Un fatto che ha portato il segretario della Lega Nord Claudio Cirignano a fare alcune considerazioni sulla necessità di intervenire per alleggerire il lavoro dei volontari: «Anche quest’anno Girinvalle è andato in scena – ha sottolineato Cirignano – la gente c’era, la musica pure, il cibo è stato ottimo come sempre.
A mancare ancora una volta, però, è stata una struttura vera che potesse ospitare la manifestazione. Quella che è stata più volte promessa, attesa, sfiorata e poi, puntualmente, dimenticata.
La Pro Loco, come sempre, ci ha messo cuore, mani ed energia, ma da sola può fare fino a un certo punto.
Perché si può organizzare una festa con il sorriso, ma non si può fingere che vada tutto bene se ogni anno si deve partire da zero, senza infrastrutture, senza coperture vere, senza un minimo di stabilità logistica».

L’area che ospita il Girinvalle olgiatese, infatti, non è altro che un prato completamente vuoto, in cui, nelle settimane precedenti alla festa, i volontari montano personalmente tutte le strutture necessarie.
«La domanda sorge spontanea – ha proseguito il segretario della Lega Nord – è normale che un paese come Olgiate, che durante l’anno vede associazioni e altre realtà cittadine organizzare numerosi eventi, non abbia ancora un’area feste seria?
Sì, perché mentre in campagna elettorale si parlava di “rilancio del territorio” e “spazi per le associazioni”, la realtà è rimasta saldamente ancorata al suolo. Letteralmente.
Su quel solito prato trasformato a tempo di record, e a costo di molta fatica, in un’area feste temporanea, che, nonostante l’attenzione e il lavoro dei volontari, soffre il fatto di non avere strutture preesistenti e un fondo livellato che possa supportare al meglio la presenza dei tavoli e delle tensostrutture».

Una mancanza che Claudio Cirignano attribuisce alla mancanza di iniziativa dell’amministrazione: «Siamo nel 2025 – ha concluso il segretario della Lega Nord – ma sembra di vivere in un eterno stato provvisorio, dove ogni anno ci si arrangia, ci si adatta, si ringrazia la buona volontà dei volontari e poi si aspetta, ma cosa esattamente?
Perché se chi governa si fosse dimenticato della promessa, possiamo sempre rispolverare i volantini elettorali; se invece si è deciso che la cultura, il volontariato e la socialità si possono accontentare, allora diciamolo chiaramente.
Nel frattempo, mentre altrove si inaugurano strutture moderne e funzionali, qui si continua con le toppe, ma va detto: sono toppe colorate, allegre, con tanta musica. Un piccolo miracolo, che però non può e non deve più reggersi solo sulla buona volontà.
Olgiate merita di più, e la Pro Loco ancora di più».

Anche il resto del gruppo di Rilanciamo Olgiate ha voluto condividere alcune riflessioni sull’evento appena concluso: «Il Girinvalle – hanno spiegato – non è un evento qualsiasi: è il frutto del lavoro instancabile di tanti volontari che, con passione e dedizione, aprono a tutti noi un angolo di paradiso lungo le sponde dell’Olona.
Grazie a loro, questo spazio diventa vivo: un piccolo ristorante all’aperto dove si può cenare sotto le stelle, ascoltare buona musica e respirare la bellezza della natura.
Portare qui i ragazzi, gli oratori, le famiglie significa insegnare il rispetto per l’ambiente, la cura per il territorio, il valore della comunità».

Non manca, però, anche in questo caso, la speranza di vedere al più presto realizzate strutture fisse che possano rendere più agevole il lavoro dei volontari: «Ci auguriamo – ha rimarcato il gruppo di minoranza – di vedere un’amministrazione sempre più vicina a iniziative come questa, investendo (come promesso in campagna elettorale) in servizi e attrezzature che possano agevolare il lavoro prezioso dei volontari e rendere questi luoghi ancora più accessibili e vivi per tutti.
Insieme si può fare molto, e se oggi possiamo godere di tutto questo, è merito di chi ci crede davvero e di chi ci ha creduto e ci “osserva” da lassù».

Loretta Girola