La Provvidenza annuncia l’arrivo di due giovani medici provenienti dal Paraguay: il dottor Marcos Escurra Benitez e la dottoressa Camila Flores Fernandez. I due professionisti, dopo aver completato le prime pratiche burocratiche previste per l’inserimento lavorativo, entreranno ufficialmente a far parte del team sanitario della struttura di Busto Arsizio, contribuendo con competenze e nuove energie all’assistenza e alla cura degli ospiti.
La loro presenza rientra nel quadro di un programma di scambio internazionale dedicato a figure professionali in ambito sanitario provenienti dall’America Latina, promosso a livello provinciale dal dottor Guido Bonoldi. L’iniziativa ha l’obiettivo di favorire la condivisione di esperienze e offrire una risposta alla costante richiesta di personale formato per le strutture sanitarie moderne.
«Abbiamo scelto di cogliere questa opportunità mossi dal forte desiderio di ampliare le nostre competenze sia nella medicina generale che, in particolare, nell’ambito geriatrico. Siamo convinti che l’Italia rappresenti il contesto ideale per una crescita professionale e personale: in America Latina è considerata un Paese all’avanguardia, ammirato per la sua profonda cultura e per l’alto livello tecnologico nel settore sanitario» racconta il dottor Marcos Escurra Benitez.
«Le nostre aspettative sono molto alte perché siamo consapevoli del valore dell’opportunità che ci è stata offerta. Siamo pronti a metterci completamente a disposizione, con spirito di apprendimento e collaborazione, per contribuire al meglio alla realtà che ci ha accolto. Abbiamo conosciuto l’Istituto La Provvidenza nell’ambito del progetto di scambio coordinato dal dottor Bonoldi. Dopo aver valutato attentamente tutte le proposte ricevute, abbiamo scelto questa struttura per le sue caratteristiche di centro multiservizio che ci permetteranno di acquisire competenze trasversali e una visione più ampia della cura dell’anziano» afferma la dottoressa Camila Flores Fernandez.
«La Provvidenza accoglie con entusiasmo questo importante passo verso un modello di cura sempre più aperto e inclusivo, certo che l’integrazione di professionalità internazionali possa rappresentare un valore aggiunto per l’intera comunità» dichiara il Presidente, Luigi Chierichetti.