Valle Olona - 07 giugno 2025, 08:26

«Grazie don Marco per la tua scelta. Fagnano è riconoscente per questo dono»

Il parroco don Simone Chiarion porta «la trepidazione e la festa» che si respirano nella comunità con l'ordinazione del novello sacerdote. Trent'anni, Marco ha sentito la vocazione mentre studiava Giurisprudenza: «Tra codici e udienze, ho incominciato a sentire che quanto stavo facendo e studiando non mi dava vita»

La sua vocazione è nata mentre studiava all'Università. Frequentava Giurisprudenza e Marco Eliseo, 30 anni, ricorda così: «Tra codici e udienze, ho incominciato a sentire che quanto stavo facendo e studiando non mi dava vita».

Oggi il giovane, nato e cresciuto alla parrocchia della Madonna della Selva a Fagnano, sarà ordinato sacerdote nel Duomo di Milano. Un momento che la comunità fagnanese segue con intensità. In molti saranno accanto a lui in queste ore importanti.

Un dono per Fagnano

Lo sottolinea anche il parroco, don Simone Chiarion: «La comunità a Fagnano è in trepidazione e festa per questo evento dell'ordinazione sacerdotale, consapevole che sta ricevendo un dono».

Un momento emozionante, «perché Marco è nato e cresciuto a Fagnano, ha frequentato la parrocchia e l'oratorio fin da ragazzo e la comunità ha avuto modo di accompagnarlo e sostenerlo - ribadisce don Simone - Un giovane che decide di donare tutta la vita al Signore non è cosa di un altro mondo o un'altra epoca, ma è possibile, accade dentro i sentieri della quotidianità».

Di qui il grazie «a don Marco perché rappresenta una provocazione per tutti noi, la scelta di diventare sacerdote oggi è più rara, inusuale rispetto a qualche tempo fa e ne siamo contenti». Il grazie è dovuto prima di tutto perché Marco ha preso in mano la propria vita, ha compiuto una scelta, «mentre oggi spesso si rimandano o si temono le scelte durature».  

Certo, una giornata come questa rappresenta altro ancora per «un sacerdote come me e gli altri che hanno accompagnato Marco, è un'emozione particolare e ci riporta il ricordo della nostra ordinazione, la memoria grata del cammino compiuto in questi anni».

Viviamo un'epoca di grandi cambiamenti, ma don Simone vi vede «un tempo favorevole perché sebbene da più parti si ripeta che l'uomo non ha bisogno di Dio, vediamo anche come nelle persone ci sia tanta sete di verità, di giustizia, di senso e felicità - conclude il parroco - Implicitamente lì dentro vediamo un bisogno di Dio e del Vangelo. Questi giovani avranno tante possibliità di vivere in ministero in modalità nuove e portare l'annuncio della salvezza che fa bene agli uomini di questo tempo». 

Le parole di don Marco Eliseo

Nella pagina Facebook del Seminario arcivescovile di Venegono, nei giorni scorsi Marco Eliseo ha avuto modo di raccontarsi così.

Ho 30 anni e sono originario della Comunità pastorale “Madonna della Selva” di Fagnano Olona.

Quest’anno ho vissuto il mio servizio diaconale a Pogliano Milanese, nella comunità “Beato Francesco Paleari”.

La mia vocazione è nata durante gli anni di Università, mentre studiavo Giurisprudenza. Tra codici e udienze, ho incominciato a sentire che quanto stavo facendo e studiando non mi dava vita.

Il desiderio di pienezza ha fatto crescere in me una domanda: come posso essere felice davvero?

Questa domanda insieme ad altre, il silenzio, la preghiera sono stati i luoghi in cui Dio ha parlato al mio cuore e in cui per mesi ho provato a dare una risposta.

Qui dentro ho scoperto, grazie alla presenza di un sacerdote che mi ha aiutato a compiere i giusti passi con pazienza e fede, che la mia vita era un dono nelle mani di Dio.

Un dono che ha trovato radici e linfa vitale nella mia famiglia, nell’esperienza in parrocchia come cerimoniere prima ed educatore dopo, nel cammino del Gruppo Samuele, dove ho imparato a rileggere i segni della presenza di Dio nella mia vita e nella quotidianità.

Ho deciso di scommettere la vita per Dio e la sua Chiesa, riconsegnando, non senza fatica, a lui quanto a piene mani mi ha dato.

Sono grato al Signore per la strada che ha scelto per me, per le persone incontrate in questi anni di cammino e, a sei anni dal mio ingresso in Seminario, sono felice di essere ad un passo dall’ordinazione presbiterale e soprattutto di sentirmi profondamente amato da lui. 



 

Ma. Lu.