Valle Olona - 02 giugno 2025, 15:41

Rubato il tricolore a Gorla Minore. Ma nessuno può rovinare la festa della Repubblica

Nella notte spariti drappi e corone in via Garibaldi. In piazza Pertini tutto regolare ed è stata coinvolgente la cerimonia con i ragazzi, la più bella risposta: «Buon cammino da cittadini»

La bella cerimonia con i ragazzi oggi a Gorla Minore

Spariti nella notte a Gorla Minore tricolore e fiori: non nella zona dove si è svolta poi la cerimonia per la Festa della Repubblica, ma resta lo spregevole gesto, a maggior ragione in un giorno solenne come questo.

Drappo e corona di fiori sono stati rubati in via Garibaldi, dove c'è un cippo commemorativo dedicato a quattro ragazzi che persero la vita. Bandiere sparite sarebbero state segnalate in altri punti del paese, per fortuna non è stato toccato nulla in via Pertini dove c'era la cerimonia ufficiale con i giovani (e dove sono installate telecamere).

Le celebrazioni si sono regolarmente svolte, senza che niente dunque potesse turbarle. Il consiglio dei ragazzi ha approfondito alcuni personaggi della Repubblica a cui sono state intitolate le vie di Gorla. La sindaca Fabiana Ermoni ha tenuto un discorso e ha augurato un «buon cammino da cittadini» ai neodiciottenni che hanno vissuto il battesimo civico: «Oggi è una giornata che non è solo una data sul calendario: è la nascita di un'idea, di un'Italia nuova, libera, democratica. Come sapete, il 2 giugno 1946, per la prima volta nella nostra storia, gli italiani comprese le donne che non avevano mai avuto diritto al voto, furono chiamati a scegliere e scelsero la Repubblica. Fu il primo segno che l'Italia stava cambiando profondamente».

Ecco il resto del discorso di Fabiana Ermoni

Da quel giorno è iniziato il cammino per il ns Paese non sempre facile, ma fondato su valori forti, scritti nella Costituzione: la libertà, l'uguaglianza, la solidarietà, la giustizia, la pace.

Oggi, mentre celebriamo questa ricorrenza, siamo chiamati non solo a ricordare il passato, ma anche a riflettere sul presente e guardare al futuro.

Ecco perché l'invito a voi diciottenni... perché oggi l'Italia è anche nelle vostre mani.

La maggiore età non è una linea magica che cambia tutto da un giorno all'altro. Ma è un momento che segna una svolta. È l'inizio di una fase della vita in cui potete - e dovete - cominciare a pensare al mondo non solo come qualcosa che ricevete, ma come qualcosa che potete contribuire a costruire.

Compite 18 anni. Diventate a tutti gli effetti cittadini e cittadine. Da oggi potete scegliere cosa fare della vs vita, potete votare chi rappresenta i vs ideali, potete contribuire a cambiare ciò che vi circonda, potete far sentire la vs voce. Acquisite dei diritti ma anche dei doveri e delle responsabilità.

La Repubblica non è un'entità astratta. La Repubblica siamo noi. È nei gesti quotidiani, nel rispetto delle regole, nell'ascolto degli altri, nell'aiuto a chi è in difficoltà, nella partecipazione, nello studio, nel lavoro fatto con dignita.

E' vero, viviamo tempi complessi, pieni di sfide: sociali, economiche, ambientati. Ma la Repubblica è forte se noi lo siamo, se ci impegniamo ogni giorno per renderla più giusta, più onesta, più viva.

Oggi ricevete la Costituzione Italiana che non è un semplice libro, un insieme di articoli formali, ma, nata dal dolore di una guerra, è la bussola che indica la direzione del nostro vivere insieme.

Che farne? Potete metterla su uno scaffale e lasciarla lì. Oppure potete aprirla, leggerla, farvi delle domande. E usarla per costruire la vostra visione del mondo, per capire da che parte stare, per diventare cittadini attivi, critici, consapevoli.

Non vi chiediamo di diventare giuristi. Vi chiediamo solo di non essere indifferenti. E allora oggi, mentre sventolano le bandiere tricolori, mentre ricordiamo con gratitudine chi ha lottato per la libertà e la democrazia, rinnoviamo tutti il nostro impegno ad essere cittadini consapevoli, responsabili, uniti.

A voi diciottenni auguro un buon cammino da cittadini. 

Redazione