Busto Arsizio - 26 maggio 2025, 14:52

Gli angeli con la coda fanno breccia nell’autismo: un libro racconta il progetto “Aut-Out”

“Ci sono anch’io” ripercorre due anni di pet therapy nelle scuole di Busto, 16 cani a contatto con oltre cento bambini rientranti nello spettro autistico. Evidenti i benefici per i giovanissimi partecipanti. Enza Cardinale, presidente di Carolina Odv: «Abbiamo perso il sonno. Ma è stato emozionante»

Una delle immagini che illustrano il libro dedicato ad Aut-Out. Nel riquadro, la conferenza stampa con la golden retriever Giada

Angeli con la coda”, “bambini delle fate”: le definizioni di Enza Cardinale, presidente di Carolina Odv, descrivono alcuni protagonisti di “Ci sono anch’io”, il libro che racconta due anni di pet therapy nelle scuole di Busto, di relazioni tra cani e bambini autistici nate grazie al progetto “Aut-Out” (copertina in fondo all'articolo). Gli incontri sono avvenuti con l’assistenza di personale specializzato e hanno coinvolto 104 alunni e studenti di tutti gli Istituti comprensivi cittadini.

Il libro, 130 pagine di testi e immagini, è stato supervisionato dal giornalista e scrittore Marco Linari, con il coordinamento di Mabi Kubicek. Contiene gli interventi degli educatori cinofili (Annalisa Ugazio, Michela Castagni, Cristina Musazzi, Marilena Zibetti, Eloise Davanzo, Alberto Parrino) e le relazioni dei docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado (il volume include anche scritti di rappresentanti delle istituzioni e di Chiara Fazzari, che al progetto ha dedicato la tesi di laurea). “Aut-Out” è stato finanziato dal Fondo Inclusione Nazionale (attraverso Regione Lombardia). Il Comune di Busto ha fatto da cabina di regia, sono entrati nella squadra Triade Sos Autismo, Liberi di crescere, Aias Odv.

«Questo progetto non ci ha fatto dormire la notte – ha ammesso Enza Cardinale in conferenza stampa – ma è stato emozionante. Ed è cresciuto nel tempo: i bambini all’inizio erano 60, sono diventati più di cento. Non ci sono stati miracoli. Miglioramenti, quelli sì». «Nel superamento delle paure, nella capacità di cura, nella propensione all’empatia – ha elencato Chiara Colombo, assessore all’Istruzione – non poco in una società smart che a volte si inceppa sul piano umano. Speriamo che questa esperienza si possa riproporre». «La prima edizione – la sottolineatura di Giacomo Cosentino, vicepresidente del Consiglio regionale – è stata finanziata con 260mila euro. Soldi ben spesi per un gioco di squadra che ha funzionato. Siamo in pressing su Roma perché il Fondo per l’inclusione continui ad avere le risorse necessarie a iniziative come questa».

Anche perché già si auspica un upgrade, come sottolineato da Mabi Kubicek: «I partecipanti hanno potuto godere di notevoli benefici. Ma i bambini potenzialmente interessati sono tanti: l’ideale sarebbe avere a disposizione un terreno da adibire a “giardino sensoriale” per dare continuità ad “Aut-Out”, potenziandolo».

Così Cristina Musazzi, coordinatrice pet therapy: «Motivazione, cura, gioco, abbassamento dei livelli di eccitazione: abbiamo visto gli alunni fare evidenti passi avanti. Ed essere orgogliosi quando hanno portato i “loro” cani in classe, dai compagni». Scodinzolata di approvazione da parte di Giada, golden retriever compostissima, tra i protagonisti del progetto.

“Ci sono anch’io – Cani in azione per affrontare l’autismo – La pet therapy porta il sorriso nelle scuole” sarà distribuito a offerta libera durante le iniziative di Carolina Odv (chi fosse interessato può contattare l'associazione, info sui canali social di ONLUS CAROLINA).

Stefano Tosi