Un clima di forte irritazione ha attraversato la conferenza stampa convocata questa sera, 22 maggio, dai gruppi di minoranza del Consiglio comunale di Gallarate, all’indomani della Commissione Sanità dedicata al nuovo ospedale unico (il Grande Ospedale della Malpensa che riunirà i presidi di Busto e Gallarate) e al futuro dell’area dell’ospedale Sant’Antonio Abate.
A parlare, uno dopo l’altro, sono stati Giovanni Pignataro (PD), Cesare Coppe (Città è Vita), Margherita Silvestrini (Lista Silvestrini), Michele Bisaccia (Gallarate Civica) e Davide Ferrari (Obiettivo Comune Gallarate). I bersagli comuni sono stati la direzione generale di Asst Valle Olona e il sindaco Andrea Cassani, accusati di aver fornito, ancora una volta, informazioni incomplete e numeri poco chiari.
«Non si può continuare a raccontare dati non veritieri», ha esordito Pignataro. Il riferimento diretto è andato a una delle slide proiettate dalla direttrice generale Daniela Bianchi durante la commissione, in cui si indicavano 776 posti letto ordinari e 109 tecnici per il nuovo ospedale della Malpensa, per un totale di 885. «Ma non è questo il numero reale», ha insistito il capogruppo dem. «Negli allegati della delibera regionale del 30 aprile (la stessa citata da Asst) si trovano 664 posti ordinari, e quei 112 in più compaiono sotto la dicitura di “capacità operativa massima”, una formula comparsa per la prima volta solo adesso».
Una retorica che, secondo l’opposizione, confonde invece di chiarire. «Siamo davanti a una continua manipolazione del dato», ha rincarato Cesare Coppe. «Si promette modularità, ma con quei numeri non si garantisce nemmeno l’accoglienza in caso di emergenze vere. Basta raccontare favole: il nuovo ospedale ha meno posti letto di quanto previsto nell’accordo di programma e di quanto necessario per il territorio».
Nel suo intervento, Coppe ha ricordato anche la discussione emersa durante la commissione sui due scenari proposti per l’area del Sant’Antonio Abate. Precisa il consigliere, mancano certezze: «Sono passati sette mesi e ancora non ci è stata comunicata la destinazione del sedime».
Particolarmente duro il commento del consigliere Davide Ferrari: «L’intento del sindaco è chiaro: depotenziare il lavoro dell’opposizione, delegittimando ogni nostra osservazione».
Sulla stessa linea Margherita Silvestrini, che ha rilanciato l’impegno della sua lista e delle altre forze di minoranza nei quartieri.
Il malcontento è sfociato anche in un commento diretto alla direzione dell’Asst. «Ci sentiamo presi in giro – ha concluso Coppe –. A margine della commissione si è parlato anche dell’ospedale di comunità. Eppure ieri sera nessuno l’ha menzionato. Non era neanche sul tavolo, come se non facesse più parte del discorso. E questo la dice lunga sul rispetto dovuto ai cittadini».
Le forze di opposizione non intendono limitarsi alle denunce in aula. La strategia è quella di scendere in strada, informare direttamente la popolazione e contrastare quella che definiscono una «comunicazione opaca» portata avanti da Asst Valle Olona con il sostegno dell’amministrazione comunale. Domenica mattina, in piazza della Repubblica a Crenna, è previsto un gazebo informativo, organizzato da PD, Città è Vita, Obiettivo Comune Gallarate, Lista Silvestrini e Gallarate Civica. L’obiettivo è chiarire ai cittadini, con i documenti alla mano, cosa prevede davvero l’accordo di programma, quali saranno gli effetti concreti della dismissione dell’ospedale di Gallarate e quali servizi rischiano di sparire.