Milano - 18 maggio 2025, 20:29

Ghitta Carell “Ritratti del Novecento”: un percorso fotografico emozionante a Villa Necchi Campiglio

Nuova importante iniziativa del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) che porta al grande pubblico, nell’incantevole cornice di Villa Necchi Campiglio posta nel cuore di Milano, l’immenso patrimonio fotografico di Ghitta Carell (1899-1972), celebre fotografa ritrattista che ha raccontato la società tra le due guerre

Nuova importante iniziativa del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) che porta al grande pubblico, nell’incantevole cornice di Villa Necchi Campiglio posta nel cuore di Milano, l’immenso patrimonio fotografico di Ghitta Carell (1899-1972), celebre fotografa ritrattista che ha raccontato la società tra le due guerre.

La mostra

Curata da Roberto Dulio, la mostra – visitabile fino al 12 ottobre prossimo -  si sviluppa attraverso un percorso di oltre 100 opere tra fotografie, vintage, lettere, cartoline, libri e documenti d’archivio, un patrimonio inedito, esposto per la prima volta in una mostra. Tra i reperti, particolarmente significativi i ritratti di Piero Portaluppi (l’architetto che progettò Villa Necchi) e delle due sorelle Necchi, Nedda e Gigina, iniziali proprietarie che poi donarono la villa al FAI. Si prosegue poi con le fotografie degli interni della villa, degli arredi, delle cornici e di tanti oggetti preziosi contenuti nella storica dimora. La sensazione è che si venga accolti dai proprietari in una visita intima, entrando in uno spaccato di vita privata che apre le porte alla cultura del Novecento. Alle foto delle sorelle Necchi, nella loro collocazione originale, saranno affiancate nella hall del primo piano una parte dei ritratti raccolti per questa mostra, lasciati all’interno delle loro cornici originali. Le fotografie saranno posizionate su un grande tavolo da centro, come se fossero state collocate lì dai proprietari di casa, integrandosi con l’arredo e confondendosi con le fotografie della famiglia, senza turbare l’ambiente domestico allestito e abitato dai Necchi Campiglio. La mostra proseguirà nel guardaroba, che sarà dedicato ad approfondire la tecnica fotografica della Carell, fino al sottotetto della villa.

Ghitta Carell

Ghitta Klein, nata nel 1899 in Ungheria da famiglia ebrea, durante una visita a Firenze nel 1924, decise di vivere in Italia ed intraprendere la professione di fotografa. Cambiò il cognome in Carell ed entrò in contatto con l’élite intellettuale e politica del nostro Paese. La sua macchina ha ripreso, nell’arco di quarant’anni, personalità come Vittorio Emanuele III e la regina Elena, Umberto e Maria José di Savoia, Margherita Sarfatti, Benito Mussolini, Cesare Pavese, Neville Chamberlain, la regina madre d’Inghilterra Elizabeth con la figlia Margaret, le famiglie Mondadori e Pirelli, Walt Disney, Pio XII e Giovanni XXIII. Apre un proprio studio fotografico a Roma (in Piazza del Popolo) e successivamente anche a Milano (in Via Conservatorio) dove incontra la famiglia Necchi Campiglio. Utilizza un’attrezzatura tradizionale – un grande macchina con cavalletto della ditta Luigi Piseroni di Milano-  esposta in mostra. Si tratta di un apparecchio con lastre di grande formato (cm 18 × 24), all'occorrenza sostituito da più agili macchine portatili, ma sempre dello stesso formato. Affina la propria tecnica ed il proprio talento concentrato sulla ritrattistica che fa emergere i particolari attraverso uno studio delle luci che ne contraddistinguono l’opera. Con la promulgazione delle leggi raziali nel 1938 vive nascosta tra Roma e Milano fino al termine della guerra, trasferendosi poi ad Haifa dove morirà nel 1972.

Villa Necchi Campiglio

Posta nel centro di Milano, venne progettata nei primi anni ’30 dall’architetto Piero Portaluppi per la famiglia Necchi Campiglio, esponente della borghesia industriale lombarda. La Villa oggi è aperta a tutti, rispettando così il volere delle sorelle Necchi che nel 2001 affidarono la dimora al FAI, oggi impreziosita da collezioni d’opere d’arte del primo Novecento di Claudia Gian Ferrari, la raccolta di dipinti e arti decorative del XVIII secolo di Alighiero ed Emilietta de’ Micheli e dal 2017 la collezione Guido Sforni (1935-1975) composta da 21 disegni su carta di artisti del XX secolo.

La magnificenza di un luogo iconico nel cuore di Milano si affianca alla bellezza di autentiche opere d’arte fotografiche, connubio irrinunciabile per un tuffo nelle atmosfere del passato.

(photo credits FAI)

Dove e quando

Villa Necchi Campiglio – Via Mozart 14 - Milano

14 maggio al 12 ottobre 2025

Dal mercoledì a domenica ore 10,00-18,00

Biglietti presso FAI [Fondo Ambiente Italiano]

Nuova importante iniziativa del FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) che porta al grande pubblico, nell’incantevole cornice di Villa Necchi Campiglio posta nel cuore di Milano, l’immenso patrimonio fotografico di Ghitta Carell (1899-1972), celebre fotografa ritrattista che ha raccontato la società tra le due guerre.

La mostra

Curata da Roberto Dulio, la mostra – visitabile fino al 12 ottobre prossimo -  si sviluppa attraverso un percorso di oltre 100 opere tra fotografie, vintage, lettere, cartoline, libri e documenti d’archivio, un patrimonio inedito, esposto per la prima volta in una mostra. Tra i reperti, particolarmente significativi i ritratti di Piero Portaluppi (l’architetto che progettò Villa Necchi) e delle due sorelle Necchi, Nedda e Gigina, iniziali proprietarie che poi donarono la villa al FAI. Si prosegue poi con le fotografie degli interni della villa, degli arredi, delle cornici e di tanti oggetti preziosi contenuti nella storica dimora. La sensazione è che si venga accolti dai proprietari in una visita intima, entrando in uno spaccato di vita privata che apre le porte alla cultura del Novecento. Alle foto delle sorelle Necchi, nella loro collocazione originale, saranno affiancate nella hall del primo piano una parte dei ritratti raccolti per questa mostra, lasciati all’interno delle loro cornici originali. Le fotografie saranno posizionate su un grande tavolo da centro, come se fossero state collocate lì dai proprietari di casa, integrandosi con l’arredo e confondendosi con le fotografie della famiglia, senza turbare l’ambiente domestico allestito e abitato dai Necchi Campiglio. La mostra proseguirà nel guardaroba, che sarà dedicato ad approfondire la tecnica fotografica della Carell, fino al sottotetto della villa.

Ghitta Carell

Ghitta Klein, nata nel 1899 in Ungheria da famiglia ebrea, durante una visita a Firenze nel 1924, decise di vivere in Italia ed intraprendere la professione di fotografa. Cambiò il cognome in Carell ed entrò in contatto con l’élite intellettuale e politica del nostro Paese. La sua macchina ha ripreso, nell’arco di quarant’anni, personalità come Vittorio Emanuele III e la regina Elena, Umberto e Maria José di Savoia, Margherita Sarfatti, Benito Mussolini, Cesare Pavese, Neville Chamberlain, la regina madre d’Inghilterra Elizabeth con la figlia Margaret, le famiglie Mondadori e Pirelli, Walt Disney, Pio XII e Giovanni XXIII. Apre un proprio studio fotografico a Roma (in Piazza del Popolo) e successivamente anche a Milano (in Via Conservatorio) dove incontra la famiglia Necchi Campiglio. Utilizza un’attrezzatura tradizionale – un grande macchina con cavalletto della ditta Luigi Piseroni di Milano-  esposta in mostra. Si tratta di un apparecchio con lastre di grande formato (cm 18 × 24), all'occorrenza sostituito da più agili macchine portatili, ma sempre dello stesso formato. Affina la propria tecnica ed il proprio talento concentrato sulla ritrattistica che fa emergere i particolari attraverso uno studio delle luci che ne contraddistinguono l’opera. Con la promulgazione delle leggi raziali nel 1938 vive nascosta tra Roma e Milano fino al termine della guerra, trasferendosi poi ad Haifa dove morirà nel 1972.

Villa Necchi Campiglio

Posta nel centro di Milano, venne progettata nei primi anni ’30 dall’architetto Piero Portaluppi per la famiglia Necchi Campiglio, esponente della borghesia industriale lombarda. La Villa oggi è aperta a tutti, rispettando così il volere delle sorelle Necchi che nel 2001 affidarono la dimora al FAI, oggi impreziosita da collezioni d’opere d’arte del primo Novecento di Claudia Gian Ferrari, la raccolta di dipinti e arti decorative del XVIII secolo di Alighiero ed Emilietta de’ Micheli e dal 2017 la collezione Guido Sforni (1935-1975) composta da 21 disegni su carta di artisti del XX secolo.

La magnificenza di un luogo iconico nel cuore di Milano si affianca alla bellezza di autentiche opere d’arte fotografiche, connubio irrinunciabile per un tuffo nelle atmosfere del passato.

(photo credits FAI)

Dove e quando

Villa Necchi Campiglio – Via Mozart 14 - Milano

14 maggio al 12 ottobre 2025

Dal mercoledì a domenica ore 10,00-18,00

Biglietti presso FAI [Fondo Ambiente Italiano]

Giuseppe De Carli