Busto Arsizio - 14 maggio 2025, 15:41

I bambini aumentano, le sezioni diminuiscono: genitori della materna Collodi sul piede di guerra

La scuola potrebbe perdere anche due maestre. Preoccupazione per la qualità della proposta educativa e didattica, oltre che per la linearità del percorso seguito dagli alunni. Il dirigente dell’Istituto comprensivo, Leonardo Pirrello: «L’interlocuzione con l’Ufficio scolastico provinciale è aperta»

La scuola Collodi, nel riquadro gli striscioni preparati dai genitori

Striscioni pronti, testo di una lettera da inviare all’Ufficio scolastico provinciale pure, stampa contattata: papà e mamme dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia Collodi si stanno mobilitando. Perché da una recentissima riunione con il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo De Amicis, Leonardo Pirrello, è emerso che l’asilo potrebbe perdere una sezione.

Le classi passerebbero da cinque a quattro. Non per problemi legati al numero di iscritti (il calo demografico renderà gli accorpamenti tutt’altro che rari) ma per una questione di risorse. «Il dirigente – segnala il Comitato genitori - ci ha spiegato che alla base di questa prospettiva c’è un problema di budget. Ma ovviamente lo scenario non ci piace. Peggio, ci preoccupa: si perderebbero due maestre e si formerebbero classi da 28, ben diverse rispetto a quelle attuali. Non vogliamo classi pollaio. Come noto, inoltre, per i bambini la continuità conta, la prosecuzione del percorso con le loro insegnanti è un fattore importante».

La riduzione avrebbe, oltretutto, il sapore della beffa: «Il numero di bambini, nella nostra scuola, è in crescita: si prevede che nel 2025/26 ce ne saranno quattro o cinque in più rispetto a quest’anno. Con un paio di insegnanti in meno però». Ancora: «Già adesso, nelle classi, ci sono piccoli con disabilità gravi. Altri non hanno diagnosi ma manifestano qualche problema. Tutte ragioni per cui è insensato il taglio di una sezione e soprattutto di due maestre».

«La riduzione potrebbe esserci – ammette il dirigente scolastico – ma non ci sono ancora certezze. Da una parte è comprensibile l’esigenza di fare i conti con le risorse a disposizione, dall’altra capisco che le famiglie siano preoccupate. L’interlocuzione con l’Ufficio scolastico provinciale è aperta». La speranza che il taglio, alla fine, sia scongiurato esiste. «L’organico – entra nel merito Pirrello - viene calcolato in due momenti. In una prima fase si prendono in considerazione le iscrizioni, nella seconda si aggiungono ulteriori elementi, fra l’altro sui bambini con disabilità (la loro presenza incide sul rapporto tra numero di alunni e numero di maestre, Ndr). Al momento, tenuto conto dei vincoli di bilancio, l’Ufficio scolastico ha autorizzato quattro sezioni. La decisione, però, non è definitiva, se ne riparlerà tra giugno e luglio».

Il pensiero di mamme e papà, invece, è già chiaro.

Stefano Tosi