Finanzieri del Comando Provinciale di Varese, nell’ambito del controllo dei presidi antiriciclaggio posti anche in capo ai professionisti, eseguendo mirati e specifici accertamenti, hanno individuato una compravendita immobiliare gestita da un notaio operante in provincia di Pavia che ha omesso di effettuare l’adeguata verifica della clientela e la segnalazione di operazioni sospette.
In particolare, l’attenzione delle Fiamme Gialle è stata rivolta alla cessione di due immobili a un prezzo estremamente più basso rispetto a quello di mercato. Successivamente, approfondendo gli elementi raccolti, sono emerse numerose anomalie legate all’operazione come: l’uso di assegni scoperti e intestati a una società inesistente, la provenienza dei beni da parte di una società in stato di decozione e l’acquisto dei beni da parte di un soggetto pregiudicato, disoccupato e legato alla criminalità organizzata.
Pertanto, è stato effettuato un controllo antiriciclaggio nei confronti del notaio in questione per verificare se lo stesso avesse ottemperato agli obblighi antiriciclaggio. Infatti, nel sistema "antiriciclaggio" il notaio è sia soggetto passivo, quale destinatario di obblighi di comportamento, sia è soggetto attivo, quando il suo ruolo attivo si concretizza in una attività di analisi delle casistiche concrete, partecipando in veste professionale, per verificare se possa trattarsi di "operazioni sospette", e, in questo caso, farne oggetto di segnalazione. Infatti, gli atti redatti presso un notaio potrebbero inserirsi in un più ampio contesto criminoso teso a realizzare una pluralità di reati come, ad esempio, la bancarotta, l’evasione fiscale o il riciclaggio.
All’esito, è emerso come il notaio non avesse correttamente adempiuto agli obblighi di adeguata verifica dei due soggetti e non aveva inteso trasmettere la segnalazione per operazioni sospette nonostante l’operazione immobiliare fosse evidentemente anomala sia per i soggetti coinvolti sia per le modalità di pagamento e sia per il valore attribuito ai beni.
Pertanto, è stato notificato il verbale di contestazione dove sono state elencate le violazioni commesse e gli elementi a supporto. Lo stesso verrà trasmesso al Ministero dell’Economia e delle Finanze per le valutazioni e l’irrogazione della sanzione che prevede, nel massimo e complessivamente, un importo fino a 350 mila euro.
Infine, in base alle norme deontologiche stabilite dal Consiglio Nazionale del Notariato (CNN) è stato informato il pertinente Consiglio del Notariato competente in tema di rispetto dell'etica e delle regole professionali.
L’azione di prevenzione e contrasto al riciclaggio si basa su una strategia nazionale che consente di concentrare le risorse verso i soggetti e i fenomeni più a rischio, evitando controlli generalizzati.