Politica - 06 maggio 2025, 15:45

Frontalieri, Pd in pressing sulla compartecipazione sanitaria: «Tassa ingiusta, servono risposte»

Giovedì 8 maggio audizione in Regione su richiesta dei consiglieri Astuti e Orsenigo. «Nessun servizio in più, solo costi per i lavoratori: la Giunta chiarisca le sue intenzioni»

Giovedì 8 maggio si terrà, alle ore 17, nella commissione speciale del Consiglio regionale sui Rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera l’audizione in merito alla compartecipazione sanitaria a carico dei lavoratori frontalieri che i consiglieri regionali del Pd Samuele Astuti e Angelo Orsenigo avevano richiesto circa tre mesi fa.

“Una tassa che abbiamo da sempre considerato ingiusta – dicono i consiglieri – si tratta di una legge sbagliata nel merito e nella forma, che disattende gli accordi bilaterali firmati mesi fa e che sta producendo un vero e proprio caos nelle aziende sociosanitarie. Una tassa che mette le mani nelle tasche dei lavoratori frontalieri senza erogare alcun servizio aggiuntivo".

“Non verrà, come avevamo richiesto, l’assessore Bertolaso – specificano i dem – ma ci dovremo accontentare di un rappresentante della direzione generale Welfare che ci auguriamo sia in grado di spiegare se e come la Giunta regionale intenda applicare la norma rivolta ai vecchi frontalieri. La nostra richiesta è giustificata dal fatto che la legge di bilancio statale per il 2025 ha introdotto una modifica al comma 238 dell’articolo 1 della legge 213/2023 che rischia di penalizzare ulteriormente e immotivatamente i lavoratori interessati”.

“Inoltre - aggiungono - ci sembra giusto cominciare a dare qualche risposta ai lavoratori, che sono molto preoccupati e che stanno già procedendo tramite le loro organizzazioni e i sindacati a iniziative di mobilitazione per tutelare i loro legittimi interessi e avere certezze”.

“Chiederemo, dopo questa audizione, di convocare anche i tre sindacati confederali, le Acli e le associazioni dei Comuni di frontiera. L’auspicio è che, come in Piemonte, si prenda la decisione netta di non adottare questa tassa ingiusta” concludono Astuti e Orsenigo.

Redazione