Busto Arsizio - 06 maggio 2025, 10:03

Lingua Comune Fest: la tre giorni del Circolo Gagarin parte con la leggenda ZU

La band, 15 album all’attivo, collaborazioni prestigiose e live in tutto il mondo, è tra gli ospiti più attesi alla quarta edizione della festa. Sul palco arriveranno anche i giapponesi Kuunatic. Dal 9 all’11 maggio, musica dal vivo, boxe popolare, l’incontro con Saif ur Rehman Raja per la presentazione del romanzo “Hijra”, poesia, danza e “Atmos-fiera”: realtà associative e collettivi presentano i loro progetti

Gli Zu aprono la tre giorni di musica dal vivo e incontri al Circolo Gagarin di via Galvani

Lingua Comune Fest, quarta edizione: «Abbiamo fatto le cose in grande» annunciano al Circolo Gagarin. E a vedere la proposta musicale della tre giorni (9, 10 e 11 maggio) c’è da crederci. Aprono gli appuntamenti con la musica dal vivo nientemeno che gli ZU: l’eclettica band che dalla seconda metà degli anni Novanta ha collezionato album, concerti, apprezzamenti e collaborazioni illustri in tutto il mondo si esibirà il 9 maggio alle 21.30 (biglietti su dice). Respiro internazionale anche nella serata successiva, sempre dalle 21.30, con i giapponesi Kuunatic («frequenze tribali, sperimentale e rock, rafforzato da sonorità globali diverse e potenti voci femminili»), apertura affidata ai mantovani Cybele (di nuovo, ticket su dice). Chiusura, l’11 maggio, con “Local army”: Malafauna (alternative, emo, shoegaze, testi in italiano), Take Death (garage, power-pop e punk nel solco di The Chats, Dune Rats, Libertines, Ramones e Ty Segall) e Howlyte (della provincia di Varese, dal jazz tradizionale a esperimenti più moderni, influenze che arrivano alla Fusion, al Free Jazz e al Neo Soul).

Non meno importante, Lingua Comune Fest offre un ventaglio di appuntamenti che spaziano dall’incontro con l’autore ai laboratori. Il 10 maggio, dalle 19, incontri dimostrativi con gli atleti delle palestre di pugilato popolari (Gagarin, Dal Pozzo – Saronno, Angolo Rosso – Fini Mornasco, Volpe Rossa – Lonate Ceppino) e l’incontro con Saif ur Rehman Raja, nato in Pakistan, in Italia dall’infanzia: «Un apolide involontario, senza un paese che lo accolga e senza una famiglia che lo riconosca, perché Saif è omosessuale, o come dice il padre, un hijra, un mezzo uomo da virilizzare a forza di botte. Come si conquista il diritto a definirsi in autonomia quando tutto ciò che ti riguarda sono etichette di altri?». L’autore presenterà il suo romanzo, appunto “Hijra”.

Domenica 11. ingresso libero (per le altre giornate occorre la tessera Arci), al mattino laboratorio di poesia visiva con Massimiliano Nardi (necessaria l’iscrizione): da un testo si estrapolano parti per realizzare un’opera artistica tramite il disegno e il collage. Dalle 16.30 “Atmos-Fiera”: realtà associative e di volontariato presentano i propri progetti. Musica dal vivo dalle 17 (vedi i tre concerti di "Local army"), alle 21 esibizione nell’ambito del corso di danza “Fondiforme”, performance nata dal percorso svolto al circolo da gennaio.

Info dettagliate sul sito e nei canali social del Gagarin.

S.T.