C’è un momento in cui l’arte incontra la spiritualità, e lo fa in punta di piedi, con la grazia di un canto che si alza sotto le volte di un santuario secolare. Domenica 4 maggio alle 16, il santuario di Santa Maria a Busto Arsizio accoglierà il pubblico per un evento che promette emozione e bellezza: il concerto del coro e dei solisti del Conservatorio “Giacomo Puccini” di Gallarate, guidati dal maestro Andrea Cappellari e accompagnati all’organo da Damiano Cerruti.
La musica prenderà forma in uno dei luoghi più suggestivi della città, ma sarà preceduta da un’occasione imperdibile per approfondirne il valore storico e artistico: alle 15.30, lo storico dell’arte Damiano Grassi condurrà una visita guidata del santuario, aprendo le porte della memoria e dell’architettura sacra.
A salire poi sul palco sarà una formazione giovane e appassionata, nata nel novembre 2024 dalle classi di esercitazioni corali del Conservatorio. I nomi degli allievi, numerosi e internazionali, testimoniano l’energia e la varietà culturale che arricchiscono l’istituzione gallaratese. Il programma spazierà dal Rinascimento di Giulio Caccini al romanticismo spirituale di César Franck, passando per le suggestioni classiche di Michael e Joseph Haydn, fino alle raffinatezze di Spohr e Beranek.
A dare corpo e anima a queste pagine musicali, solisti di grande talento come Wei Yixin, Xu Liwei, Wang Yankun, Guo Guanping, Fan Ruoyu, Zhang Lingjie e Ilaria Salis, impegnati in arie e brani corali dal forte impatto emotivo e tecnico.
Dietro la direzione del concerto, la firma autorevole di Andrea Cappellari, musicista poliedrico e docente di riferimento nel panorama nazionale, noto per la sua attività corale, editoriale e didattica, non solo in Italia ma anche all’estero. Al suo fianco, Damiano Cerruti, raffinato pianista e direttore d’orchestra, con una carriera solida e riconosciuta nei teatri lirici e nelle accademie musicali.
Un pomeriggio pensato per chi ama la musica, ma anche per chi desidera vivere un’esperienza che unisce conoscenza, emozione e spiritualità. Un’occasione preziosa per lasciarsi attraversare dalla bellezza, nella cornice incantata di uno dei gioielli del patrimonio sacro bustese.