«Fortunatamente il nostro studente sta già meglio. Ero stata contattata dal Dipartimento di igiene e prevenzione sanitaria di Ats Insubria che mi ha segnalato il caso di meningite e subito il mio primo pensiero è stato per lui. Come subito abbiamo eseguito il protocollo e non è stato necessario chiudere la scuola, in quanto è un batterio non resistente, che si trasmette solo con stretto, e prolungato, contatto».
Così la dirigente Maria Cristina Cesarano racconta un ritorno a scuola dopo feste e ponte non facile, ma gestito con professionalità e serenità da parte del personale sanitario: «Gentilissimi, gli operatori dell'Ats Insubria, e ci siamo attenuti scrupolosamente alle disposizioni». Lunedì infatti il ragazzo al quale è poi stato riscontrata la meningite, si era sentito poco bene, con mal di testa e febbre: era dunque tornato a casa.
Questo ha anche limitato i contatti che ha avuto (ricordiamo appunto che questo tipo di meningite si trasmette solo attraverso saliva e secrezioni) e di conseguenza lo stretto ambito delle persone sottoposte di conseguenza alla profilassi. Infatti, questa ha riguardato solo 14 alunni, 6 professori e un collaboratore scolastico che aveva accompagnato il ragazzo dopo che si era sentito poco bene. Ragazzo che ha anche mandato una foto in seguito alla dirigente per rassicurarla sul fatto che stava meglio
Il monitoraggio degli stretti contatti durerà una decina di giorni. Tutto si è svolto con precisione e serenità: la scuola da oggi è chiusa per il ponte e lunedì si tornerà in aula con la massima tranquillità. La dirigente ringrazia anche tutti i collaboratori e le famiglie.