Busto Arsizio - 17 aprile 2025, 17:46

Quando Busto anticipò Milano nel gridare la Liberazione

Marco Torretta, presidente del Raggruppamento Divisione Patrioti Alfredo di Dio, ribadisce chi diede l'annuncio al mondo il 25 aprile del 1945

È una precisazione storica quella di Marco Torretta, presidente del Raggruppamento Divisione Patrioti Alfredo di Dio in merito a chi diede l'annuncio al mondo, via radio, della Liberazione dai nazifascisti il 25 aprile del 1945.

Ancora oggi si sente talvolta dire che l'annuncio della fine della seconda guerra mondiale, sempre attraverso le onde radio, partì da Milano il giorno 26 aprile presso i sotterranei di una scuola a sud della città, oggi scuola primaria Damiano Chiesa.

Senza voler rincorrere primogeniture e senza voler scatenare sterili polemiche, Torretta rivendica «la paternità di Busto Arsizio nell'annunciare la fine della guerra. Avvenne la sera del 25 aprile attorno alle dieci ed il segnale, in onde corte, venne captato a San Francisco dove era in corso la conferenza dei paesi vincitori che avrebbe poi posto le basi per la nascita della Nazioni Unite. Vi sono documenti storici che lo attestano tanto che è addirittura citato nel testo di attribuzione della medaglia di bronzo alla città di Busto Arsizio. All'epoca ne parlarono anche i giornali come l'Idea di ispirazione cattolica che il socialista l'Avanti». 

Una targa nella chiesa del rione Sant'Edoardo ricorda quel momento con «l'ordine d'insurrezione dato al mattino del 25 aprile dal parroco don Ambrogio Gianotti mentre alla sera, davanti ai microfoni, il testo del ritorno alla libertà, venne letto da Nino Miglierina (futuro direttore de La Prealpina ndr). Presenti in quel momento storico vi erano Enrico Tosi che poi divenne onorevole per la Democrazia Cristiana, il Tenente Colonnello Gino Oggioni, autoproclamatosi comandante della piazza di Busto, il tecnico della radio Giovanni Lombardo ed il capitano Aldo Icardi della Crysler, la radio segreta Usa che si era insediata in città nel '44».

Giovanni Toia