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Storie | 05 marzo 2025, 07:48

Dal lago Maggiore alle montagne del Nepal: «Infelice del lavoro d'ufficio che facevo, a 30 anni ho cambiato vita»

Pietro Clement ex ricercatore scientifico ha deciso di dare una svolta alla sua esistenza: «Scaduto il contratto, a inizio 2023 ho preso un volo di sola andata per il Nepal e un visto turistico di 5 mesi ed è cominciata un'avventura che dura ancora adesso. Ho aperto un'agenzia di trekking e porto leggiunesi e varesini sul tetto del mondo, uno spettacolo incredibile. Ho deciso di vivere il mio sogno»

Pietro Clement, da Leggiuno al tetto del mondo

Pietro Clement, da Leggiuno al tetto del mondo

La storia che raccontiamo oggi contiene un grande insegnamento: non è mai troppo tardi per seguire i propri sogni e che cambiare vita dipende soprattutto da noi stessi. 

Pietro Clement, trent’anni appena compiuti e leggiunese da sempre, ha deciso di vivere il sogno suo e di molti. Dopo aver conseguito bachelor e laurea magistrale in Ingegneria dei Materiali al Politecnico di Losanna e aver partecipato come ricercatore nella lotta contro il Covid e malattie virali dal 2020 al 2023, ha deciso di prendere in mano il proprio destino e lanciarsi in un’avventura completamente diversa: guidare e organizzare escursioni nelle Himalaya e nelle Alpi. 

Nel 2024, Pietro e tre partner locali hanno fondato "Next Level Adventure": un’agenzia di trekking in Nepal. Questo Paese, ai piedi dell’Himalaya, è il luogo dove si trovano otto delle famose quattordici cime al di sopra degli ottomila metri, fra cui anche la montagna più alta al mondo: l’Everest. Pietro sta seguendo un corso di Guida Ambientale Escursionistica (GAE) qui in Italia, per completare la propria trasformazione professionale da ingegnere a viaggiatore ed escursionista.

Da dove arriva questa scelta di cambiare vita?

Questa è una domanda molto difficile. Forse però è possibile trovare una risposta semplice: mi sono reso conto di non essere soddisfatto del mio lavoro da ufficio, di passare tante ore al chiuso, magari al computer, per perfezionare dati e grafici che se va bene verranno letti in diagonale in qualche centro di ricerca e se va male non vedranno mai uno sbocco o un’applicazione reale. Ero frustrato, insomma mi resi conto di essere infelice. Questa è stata la prima chiave: riconoscere di essere infelice nonostante il lavoro sufficientemente retribuito, una famiglia presente ed una vita sociale normale con amici e conoscenti. Una volta accettato questo sentimento, realizzai che esisteva solo un modo per liberarsene: agire.

Come mai hai scelto la montagna per fare questo grande passo?

Da sempre ero amante della montagna e delle nostre Alpi e così allo scadere del contratto di ricerca, a inizio 2023, decisi di andare in Nepal e vedere le montagne più alte al mondo. Presi il volo di sola andata, un visto turistico da 5 mesi e cominciò un’avventura che dura ancora adesso. Perché il Nepal? Il Nepal è il tetto del mondo. L’Himalaya è la catena montuosa più alta e ancora si sta alzando: infatti l’Everest cresce di circa 4 millimetri all’anno. Questa crescita è dovuta alle immense forze della placca tettonica indiana e quella euroasiatica che si scontrano l’una contro l’altra. Quest’anno, sono stato in primavera con un gruppo di leggiunesi nella regione dell’Annapurna, era pieno di rododendri in fiore. Uno spettacolo incredibile ammirare la decima vetta più alta al mondo, sorseggiando un tè caldo circondati da fiori rossi, bianchi, rosa e di tutti i 31 colori di rododendri diversi che ci sono in Nepal.

Sei diventato il ponte tra il Nepal e la provincia di Varese?

In Nepal ci sono anche parchi nazionali non legati alla montagna: in settembre andrò con un gruppo di Inarzo al Chitwan National Park, dove potremo vedere elefanti, coccodrilli e con un po’ di fortuna anche la tigre, in libertà nel loro habitat naturale.

Quali sono i tuoi programmi futuri?

Quest’estate sarò di ritorno in Italia, perché la bella stagione nel nostro paese è assolutamente imbattibile.  Ad agosto e settembre pianifico escursioni giornaliere e la mia attività preferita è andare per rifugi percorrendo tratti della Gran Traversata delle Alpi, la GTA. Per chi fosse interessato al Nepal, c’è n’è per tutti i gusti: in ottobre 2026 affronteremo la vetta Mera (6.476m) nella regione del Makalu. Ma non siate preoccupati, non c’è bisogno di essere sportivi agonistici per fare un trekking in Nepal. Molti sentieri sono accessibili a tutti ed adatti a principianti. Inoltre, la cultura del Nepal è travolgente e Kathmandu, la capitale, è una città piena di magia. Molti ci vengono, quando sono alla ricerca di qualcosa dentro. Alcuni, come me, hanno la fortuna di trovarlo. 

Pietro Clement ha un sito https://thenextleveladventure.com/ 

Claudio Ferretti

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