I negozi di vicinato, tra la concorrenza sempre più schiacciante di grande distribuzione ed e-commerce e proposte per un rilancio in chiave sovracomunale. Ieri sera – di fatto – è partita da questo tema la campagna elettorale di Luciano Lista, presidente del circolo cittadino di Fratelli d’Italia e vicepresidente dell’associazione culturale Officina delle Idee. E anche candidato sindaco di Castellanza: così, quantomeno, il coordinatore provinciale del partito Andrea Pellicini lo aveva presentato, qualche ora prima, al responsabile nazionale dell’organizzazione di FdI Giovanni Donzelli in visita a Saronno.
È già campagna elettorale
«Il mio partito oggi me lo ha ufficializzato. Pellicini mi ha presentato a Donzelli come candidato sindaco e se il mio partito crede in me, non mi tiro indietro», spiega Lista. Sì, ma candidato di Fratelli d’Italia o della coalizione di centrodestra (per ora ci sono stati degli incontri pubblici promossi da Sìamo Castellanza di Paolo Pagani)? «Questo lo vedremo cammin facendo. La politica è fatta soprattutto di programmi e al centro dobbiamo mettere l’interesse generale, non personale. Luciano Lista è uno che dice sì, ma al tempo stesso è al servizio».
Ed ecco che, a proposito di programma, per la sua prima uscita da candidato in pectore, Lista ha puntato sull’incontro dal titolo “Il commercio in chiave sovracomunale. Confronto, proposte e sinergie per il suo rilancio”, organizzato al Circolo Familiare di viale Lombardia insieme all’associazione Virtus presieduta da Sarah Carlini, con i vertici provinciali delle associazioni di categoria del commercio e degli ambulanti.
«Per aprire la campagna elettorale partendo dal commercio ci vuole coraggio – ha sottolineato l’eurodeputato Mario Mantovani, presente con la consigliera regionale Romana Dell’Erba –. Con sanità e ambiente è uno degli argomenti su cui ruota il lavoro della buona politica». Assenti gli altri big del partito annunciati «salvo impegni istituzionali» (Andrea Mascaretti, Francesca Caruso e Luigi Zocchi).
Gli spunti sul commercio
«Stasera siamo qui per ascoltare e creare le sinergie necessarie al rilancio del commercio – ha spiegato Lista –. Castellanza è una città complessa, vicina a due importanti insediamenti urbani come Busto Arsizio e Legnano, che attirano spesso anche i castellanzesi. Il commercio è un tema complesso e centrale: gli imprenditori che con sacrificio, abnegazione e passione portano avanti la propria attività tra mille difficoltà sono un patrimonio per la collettività. E FdI, a tutti i livelli, è da sempre attenta agli imprenditori locali». Che da tempo «sono schiacciati dalla morsa di grande distribuzione ed e-commerce. Servono sinergie tra amministrazione, associazioni di categoria e commercianti, sfruttando anche le nuove tecnologie. L’unione fa la forza».
Tanti gli interventi, moderati dal giornalista Andrea Aliverti: Costanza Vialetto, presidente dell’associazione commercianti di Castellanza, ha evidenziato le criticità della città, tra «mancanza di parcheggi e di negozi di vicinato»: «L’università ha portato tanti giovani, ma anche gli affitti sono saliti parecchio».
Lo ha evidenziato anche Bernardo Bianchessi, presidente territoriale della sede di Varese di Confesercenti Lombardia, aggiungendo che «molti negozi si trasformano in appartamenti. A Castellanza c’è tutto, ma chi si butta in un’attività va aiutato».
Per Rudy Collini, presidente di Confcommercio Busto Arsizio e Medio Olona e presidente provinciale Uniascom, «Castellanza deve capire cosa vuole essere nei prossimi cinque-dieci anni. In sintonia con Antonio Besacchi, presidente di Confcommercio Varese, ha evidenziato che qui c’è una concentrazione “eccessiva” della grande distribuzione. «Bisogna fare squadra – ha aggiunto – senza essere più arroccati nel proprio comune. E dobbiamo costruire delle esperienze d’acquisto».
La politica ascolta e rassicura
Sul fronte politico, Mantovani ha rassicurato Giacomo Enrico, presidente nazionale Fiva Confcommercio, che si è scagliato contro «l’ottusità di certa politica», contestando in particolare la possibilità che la potestà legislativa sul commercio venga tolta alle regioni e “passata” al nazionale. «Stiamo pensando al contrario», ha detto l’eurodeputato.
Mantovani, guardando ai bar che chiudono o vengono acquisiti da cinesi ad Arconate, paese di cui è sindaco, ha detto che «dobbiamo puntare sui giovani, sugli eredi di chi si occupa di commercio. Se non si crede in una professione, in un progetto, in una visione nuova, saremo in difficoltà. E il commercio sovracomunale non deve essere visto come un mero fenomeno locale, ma può essere la chiave della crescita territoriale e del rilancio del nostro paese». Ha poi citato le diverse opportunità offerte dai fondi europei e il quadro giuridico offerto dal “28esimo regime” di cui si sta interessando come vicepresidente della commissione Affari giuridici: «Una possibilità per tagliare la burocrazia che mette in difficoltà il sistema paese».
Dell’Erba ha portato anche la propria esperienza da imprenditrice ed ex presidente di Confesercenti, insistendo sull’importanza della formazione degli studenti e “rassicurando” Collini sull’attenzione riservata ai distretti del commercio. «Serve identità territoriale. Se navighiamo a vista non sappiamo dove arrivare. Noi ci siamo, c’è un dialogo costante con le associazioni per rendere il commercio omogeneo e legale», come richiesto da Carlo Belletta, presidente territoriale Anva Confesercenti Lombardia sede Varese.