Ci sono esperienze che cambiano la vita, viaggi che aprono gli occhi su realtà che altrimenti resterebbero sconosciute. È quello che è successo a Giovanni, un giovane di Busto Arsizio, 25 anni, che dopo un lungo periodo trascorso in India, ha scoperto una realtà incredibile, tanto bisognosa di aiuto quanto ricca di potenziale.
Si tratta della Scuola di Carità “Shiv Shakti Shikshan Sansthan” nel villaggio di Picholiya, situato nelle vicinanze di Pushkar, nello stato del Rajasthan. Questa scuola accoglie attualmente 210 bambini tra i 4 e i 15 anni, grazie all’impegno di otto giovani insegnanti (sette donne e un uomo) di età compresa tra i 19 e i 23 anni. Non riceve alcun tipo di sovvenzione statale o governativa e viene gestita con enormi sacrifici da una famiglia locale, che lotta ogni giorno per garantire ai piccoli un’educazione dignitosa.
Una struttura precaria, un aiuto necessario
Le condizioni della scuola sono estremamente precarie. L’edificio è composto da sei box uniti, coperti da un tetto in lamiera, ma privi di pareti, infissi e protezioni dalle intemperie. Situata in un’area desertica, la scuola deve affrontare temperature rigide per gran parte dell’anno, rendendo lo studio un’impresa difficile per bambini e insegnanti.
Di fronte a questa situazione, Giovanni ha deciso di agire. Il suo obiettivo non è solo migliorare le condizioni della scuola, ma anche sensibilizzare più persone possibili affinché questa realtà possa trasformarsi in qualcosa di ancora più grande, avvicinandosi a diventare una vera e propria missione educativa e sociale.
Gli obiettivi del progetto
I fondi raccolti saranno destinati a diversi fronti prioritari: ristrutturazione e manutenzione della scuola per la costruzione di un tetto solido, la creazione di pareti e infissi per proteggere gli ambienti, lavori su impianti idraulici ed elettrici a norma, pittura e miglioramento degli spazi.
Inoltre serve del materiale scolastico: libri, quaderni, penne e tutto il necessario per lo studio.
I soldi servono anche il sostegno agli studenti più bisognosi: attualmente la retta annuale è di 100 euro per bambino, comprensiva di trasporto casa-scuola, pasti e materiale scolastico. L’obiettivo è garantire l’istruzione anche a quei bambini che non possono permettersi di pagare la retta.
Inoltre è indispensabile anche la raccolta di cibo e vestiti: assicurare pasti regolari e vestiti adeguati ai bambini e al personale scolastico, creazione di attività extra-scolastiche, laboratori di musica e teatro, incontri formativi per accrescere le competenze e le aspirazioni dei bambini.
Sono importanti per la formazione dei ragazzi anche attrezzature telematiche per migliorare l’accesso all’istruzione digitale e connettere la scuola al mondo esterno.
Un piccolo gesto per un grande cambiamento
L’obiettivo è ambizioso, ma con il contributo di tutti può diventare realtà. «Vorrei far capire quanto ognuno di noi possa essere di sostegno, di cambiamento e indispensabile anche solo con un piccolo gesto», racconta Giovanni.
Ogni tipo di aiuto è ben accetto: donazioni, condivisione del progetto, raccolta di materiali e supporto attivo. Con l’impegno di tutti, questi bambini potranno avere un futuro migliore e una scuola che sia davvero un luogo di crescita, speranza e opportunità.