Ieri... oggi, è già domani | 20 settembre 2024, 09:00

"muisnò" - ammorbidire

Il verbo "muisnò" è tipico del Dialetto Bustocco da strada. La "traduzione" in italiano, significa (più o meno) ammorbidire. Ricordo che lo diceva mio padre...

"muisnò" - ammorbidire

Il verbo "muisnò" è tipico del Dialetto Bustocco da strada. La "traduzione" in italiano, significa (più o meno) ammorbidire. Ricordo che lo diceva mio padre. "Muisnò" lo si può utilizzare in situazioni differenti. E ne voglio citare almeno due, dopo averne discusso con Giusepèn che fa il "brillante" su questo argomento.

Quando l'uomo si rade la barba, prima di rasarsi, spande sul viso l'apposita "schiuma". Serve proprio per ammorbidire la pelle e per realizzare una rasatura di prim'ordine. Una volta, non esistevano i rasoi elettrici e, la rasatura avveniva col rasoio "a mano". Esisteva una specie di "lima" con sopra una capiente e resistente pelle (quella che si usa per confezionare le scarpe) su cui si passava il rasoio e rendere il "filo" della lama, tagliente nel modo giusto.

Quindi, prima di eseguire la delicata "operazione" che richiedeva "mano ferma" nel passare sul viso la lama, con un pennello dalle setole di cinghiale, si spandeva la schiuma da barba, derivata da un apposito sapone che si vendeva in barattoli. Ogni Barbiere ne era dotato, ma pure molti uomini, col loro "fai da te" si radevano in casa. Ricordo il mio "zio Brustièn" (Giuseppe, all'anagrafe, Pepèn per gli amici e "Brustièn" per "suanom" soprannome) che in un angolo del bagno, dove era posto un ampio specchio, attaccato a un chiodo c'era il "pezzo di legno ricoperto di cuoio" su cui lo zio "tirava il filo" del rasoio, con la mano che andava su e giù per addivenire a un "taglio" perfetto.

Certo che il rasoio veniva subito dopo la rasatura, lavato e ritirato in un involucro. In mano a un non-esperto nella rasatura o (peggio) ai ragazzi, avrebbe potuto far-male parecchio, per via della lama acuminata, molto più tagliente di un coltello di cucina.

Ecco quindi che il "muisnò" ammorbidiva al punto giusto la pelle del viso e consentiva un taglio della barba perfetto. Poi, era questione di barba-dura, di barba-soffice, di "pelle" bruciata dal sole come si vede spesso nei film western.

L'altro esempio di "muisnò" (ammorbidire) lo ricordo da papà. Mi diceva spesso "mangia i rabiei ca t'à muisnan ul bambuèn" (mangia le barbabietole che ti ammorbidiscono il pancino) e, per dirla sino in fondo, la "radice carnosa da orto" commestibile, di color-rosso cupo e dal sapore dolciastro, aiuta abbastanza chi è stitico, ma pure chi non lo è, a evacuare, espellere le feci, andare di corpo, nella maniera consona. Giusepèn (a questo punto) si mette a ridere …. una risatina sottile e contenuta, per la quale chiedo un commento.

"Al dì din cò t'a dan i purganti par cagò … .mei 'na'nsalata da rabiei da par lui o 'nsema ai patoti lessi e te'è lisciu mèn oli" vediamo di tradurre con un pizzico di … galanteria (al giorno d'oggi ti offrono dei purganti per andare di corpo …. meglio un'insalata con barbabietole cotte a puntino, da sole o con patate lesse e vai di corpo, liscio come l'olio).

A volte, occorre "muisnò" anche il carattere delle persone o il loro agire …. si dovrebbe trovare l'antidoto giusto per ottenere una Società migliore e … meno litigiosa!

Gianluigi Marcora

Leggi tutte le notizie di IERI... OGGI, È GIÀ DOMANI ›
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore