Busto Arsizio - 05 luglio 2024, 12:02

5G e molto altro: partecipata assemblea pubblica sull’elettrosmog con Paolo Orio, dell’Associazione Italiana Elettrosensibili

Salute, legislazione, emissioni, limiti vigenti e prudenziali all’incontro organizzato da Assemblea popolare Busto Arsizio e Gruppo spontaneo buon vicinato Busto Arsizio. Che puntano a sensibilizzare sistematicamente la popolazione e a interpellare le istituzioni

L'incontro con Paolo Orio, dell'Associazione Italiana Elettrosensibili

E' stata ospitata dall'oratorio San Filippo, l'assemblea pubblica organizzata da Assemblea Popolare Busto Arsizio e Gruppo Spontaneo Buon Vicinato Busto Arsizio con la partecipazione del dottor Paolo Orio, presidente dell'Associazione Italiana Elettrosensibili, per discutere gli effetti dell'elettrosmog sulla salute di esseri viventi e ambiente. In particolare si è fatto riferimento all'innalzamento del limite di emissioni elettromagnetiche a 15V/m, a seguito dell'approvazione della Legge n. 214 del 30.12.2023, art 10, entrata in vigore il 29 aprile 2024, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo del 5G e una digitalizzazione sempre più massiccia del vivere sociale quotidiano.

Il dottor Orio ha evidenziato come questo innalzamento abbia degli effetti biologici sulle cellule umane. I campi elettromagnetici artificiali sono stati classificati dalla commissione IARC (International Agency for Research on Cancer) come un “possibile” rischio cancerogeno. Questa classificazione è comunque prudenziale, sarebbe più corretto classificare questo tipo di emissioni come un “probabile” rischio cancerogeno, in considerazione degli studi svolti sia in Italia che negli Stati Uniti. Ha inoltre evidenziato come gli smartphone siano degli strumenti che non sono affatto innocui per la salute, poiché trasmettono onde elettromagnetiche con dieci frequenze. Ha poi sottolineato come l'Italia sia l’unico paese al mondo in cui la misurazione del picco massimo delle emissioni si svolga nella media delle 24 ore, mentre a livello scientifico,  è stato stabilito che il picco massimo deve essere misurato sulla media di 6 minuti. Questo ha una precisa ragione biologica: 6 minuti è il tempo necessario alle cellule per dissipare il calore prodotto dal campo elettromagnetico. La misurazione sulla media delle 24 ore, è pertanto del tutto arbitraria e priva di ragioni, se non quelle di diluire i valori misurati.

Per effetto di questo nuovo periodo di calcolo della media, si potranno raggiungere valori di picco ben più elevati, superando persino i 61 V/m durante il giorno, mantenendo livelli molto inferiori durante la notte, in modo tale che la media risultante nelle 24 ore, resti sotto il limite previsto. Ha infine evidenziato come il Senato abbia approvato il  D.L. n. 60 del 7.05.2024, emendamento 4.40, approvato dalla Camera il 2 Luglio e ad oggi alla firma del Presidente  della Repubblica, per deregolamentare la normativa esistente sul Piano Antenne, di cui alla Legge Quadro n. 36/2001. In tal modo Enti Locali, Comuni e Regioni, che dovrebbero intervenire a tutela della salute pubblica, anche minimizzando i rischi di esposizione della popolazione, vengono esautorati del loro potere di intervento  sulla modalità di localizzazione di antenne radio e stazioni radio base nei territori amministrati.

Nell’ottica di implementare su larga scala il 5G minimizzando i costi e gli ostacoli si antepongono, quindi,  gli interessi economici privati delle compagnie telefoniche, al diritto assoluto alla salute dell'intera  popolazione. Sì è fatto anche cenno alla necessità che Comuni e Regioni intervengano in attuazione del principio di precauzione di cui ai Trattati europei, ed a  cui fa riferimento la Risoluzione 1815 del Consiglio D'Europa, che auspica si possa arrivare a ridurre le emissioni a 0,06 V/m e nel tempo fino a 0,02 V/m, che studi certificati  hanno dimostrato essere in realtà quelli più cautelativi per la salute.

Alla fine dell'intervento del dottor Orio, come Assemblea Popolare e Gruppo spontaneo del Buon Vicinato, abbiamo cercato di sensibilizzare i presenti sull'importanza di una lotta volta a contestare quanto sta accadendo; l’obiettivo sarebbe quello di costituire una rete di tante persone che si mobilitano dal basso tramite presidi, raccolta firme, invio di pec alle istituzioni o qualsiasi altro strumento atto a sensibilizzare la popolazione e a fare pressione presso gli organi competenti.

Considerata la pericolosità degli effetti sulla salute di quanto si sta attuando, in particolare nei confronti di bambini e ragazzi fino a 14 anni di età, è necessario intavolare un confronto con le istituzioni, in quanto responsabili della salute pubblica, affinché i sindaci di ogni città prendano una posizione esplicita e chiara rispetto all'installazione di antenne ad alte frequenze ovunque, senza un piano regolatore, in particolare vicino ad abitazioni e luoghi sensibili quali per esempio scuole e ospedali. Seguiranno aggiornamenti sulle prossime iniziative.

C.S.