Politica - 07 giugno 2024, 08:00

Marco Colombo ringrazia la sua squadra: «Ora difendiamo in Europa il “saper fare” italiano»

«L’Europa può solo essere migliorata, crediamo in noi stessi e nelle competenze e capacità che hanno fatto grande il nostro Paese nei secoli. Il Made in Italy ne è la riprova», dice il candidato di Fratelli d’Italia alle elezioni europee in programma questo fine settimana, sabato 8 e domenica 9 giugno

Marco Colombo, candidato alle elezioni europee con Fratelli d'Italia

Da imprenditore nel food, ha voluto festeggiare i sessant’anni con tanti amici con una cena a base di prodotti 100 per cento Made in Italy. Quel Made in Italy che ora vuole difendere da Bruxelles.
E, da amministratore, questa sera chiuderà la campagna elettorale nella sua Daverio, che guida dal 2021 come «sindaco d’Europa», per usare lo slogan con cui si era candidato.
Ora Marco Colombo all’Europa punta davvero. È infatti in corsa con Fratelli d’Italia alle elezioni in programma questa fine settimana, sabato 8 e domenica 9 giugno.

Il grazie agli «amici lombardi, piemontesi, liguri e valdostani»

Dopo settimane, mesi di incontri, Colombo vuole ringraziare i tanti amici e colleghi che lo hanno affiancato e sostenuto in questo viaggio. «Siamo arrivati al termine di una entusiasmante campagna elettorale – dice –. Tanto sentita e condivisa che, nonostante l’enorme impegno sotto ogni punto di vista, comincio già a sentirne la nostalgia. Un percorso che mi ha permesso di ritrovare tanti compagni di viaggio degli ultimi trent’anni almeno. I veri Maestri del Made in Italy, anzi lasciatemelo dire nella nostra lingua, del saper fare italiano. Il loro sostegno è stato indispensabile, come sempre. Una sorta di gioco di squadra che ci fa sentire bene, a posto con la coscienza e con quello spirito che ci pervade da sempre: l’amore per il nostro lavoro, per le nostre tradizioni e per la nostra terra. Amici lombardi, piemontesi, liguri e valdostani, un enorme grazie. Grazie per farmi sentire a casa ogni volta che ci incontriamo e ci confrontiamo, grazie per i tanti suggerimenti e attestati di stima, grazie per la considerazione che avete riposto nel sottoscritto come e in qualità di rappresentante della nostra categoria».

Il pensiero per militanti e amministratori

Il pensiero va anche al partito, agli amministratori, ai cittadini: «Non dimentico i tantissimi militanti di Fratelli d’Italia che ho imparato a conoscere e quei tantissimi consumatori che ci permettono di esistere, di credere nel nostro lavoro e di investire nel futuro. Ai tanti amministratori locali che mi sono stati vicini, vanno la mia più grande gratitudine e stima. Tante battaglie condivise anche nel sostenere le attività sia produttive che commerciali che costellano il nostro bellissimo arco alpino. Se penso che il 90 per cento delle attività legate al Made in Italy nasce in borghi con una popolazione inferiore ai 5mila abitanti, ne capisco l’importanza strategica, sia dal punto occupazionale che per il contrasto alla desertificazione di queste aree, veri e propri presidi di una società che si basa sulle competenze tramandate per generazioni. Questa è la mia vita, la mia storia, un racconto per dire che se c’è un destino o un fato che dir si voglia, abbiamo fatto tutto per far sì che accada».

Cooperazione con i giovani euro-progettisti

Lo sguardo di Marco Colombo è rivolto al futuro e il futuro sono i giovani: «Se dovessi arrivare in Europa, mi concentrerei su un lavoro specifico – anticipa –. La cooperazione con quelle nuove figure professionali che sono gli euro-progettisti». Giovani professionisti che potranno garantire un cambio di marcia al Paese.
«Non è possibile – prosegue il candidato – che l’Italia sappia intercettare solo il 30 per cento dei bandi, quindi lo sprono verso queste menti foriere di idee e sogni sarà questo: “Tiriamo su le maniche e lavoriamo assieme senza se e senza ma, solo il lavoro appaga la voglia di contare e non di farsi contare”. L’Europa può solo essere migliorata, crediamo in noi stessi e nelle svariate competenze e capacità che hanno fatto grande l’Italia nei secoli. Il Made in Italy ne è la riprova».

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