Una settimana al voto. Sabato 8 e domenica 9 giugno si terranno le elezioni per il Parlamento europeo. In campo per il nostro territorio c’è anche il sindaco di Daverio Marco Colombo, imprenditore nel food, candidato con Fratelli d’Italia.
Negli ultimi tempi, sono stati tanti gli incontri con i colleghi del suo settore, impegnati come lui a difendere il Made in Italy. L’intento di Colombo è continuare a farlo da Bruxelles, rappresentando istanze (e speranze) del territorio.
La provincia di Varese, in primis, insieme a tutto il produttivo Nord-Ovest. «Non da solo, ma con una squadra straordinaria». E con un occhio di riguardo per i giovani.
L’impegno e le sensazioni
«Le sensazioni sono positive dal punto di vista dell’impegno profuso - racconta Marco Colombo -. Quando una persona si sente a posto con la propria coscienza, significa che la maggior parte del lavoro è stata fatta. Di più non potevamo mettere in campo, il partito si è stretto intorno al sottoscritto a livello provinciale e anche a livello apicale c’è un ottimo rapporto, sancito anche l’altra sera, quando è stato festeggiato un anno di Francesca Caruso come assessore regionale alla Cultura. C’erano tutti i vertici, compreso il nostro coordinatore regionale, l’onorevole Carlo Maccari».
Colombo si è mosso sul territorio da candidato “diversissimo”: «Uno slogan – osserva – che ha preso piede, in quanto ovunque io vada vengo sempre anticipato da un “Hey, diversissimo!”, e io replico: “Sono italiano”. E la cosa più bella è vedere tanti italiani di seconda e terza generazione di varie etnie che fanno parte della nostra società e che si riconoscono anche in questo italiano diversissimo».
Dal Piemonte alla Liguria
Tanti, tantissimi gli incontri con cittadini, imprenditori, associazioni, enti del terzo settore del territorio della provincia di Varese. Ma non solo: «Il mio impegno – dice infatti Colombo - guarda anche verso una mia seconda casa, che è la Liguria. Ho svolto gli studi di segretario d’albergo a Finalborgo, in quel Ponente ligure dove ho trascorso anche professionalmente più di un lustro della mia vita e dove tantissime persone mi stanno dando una mano e mi sono vicine».
Non solo: «La stessa cosa vale per il territorio appena sopra l’arco alpino ligure, le alpi marittime, dove nella provincia Granda ci sono tanti amici nuovi, imprenditori e figure apicali del mondo associativo, e vecchi amici conosciuti quando ho fatto il militare in quella zona, a cui rimango molto legato».
In queste settimane Colombo ha fatto tappa anche in Piemonte: «Sono stato a Torino a visitare l’associazione Goia degli ambulanti e degli esercenti. Ho avuto anche la possibilità di scambiare qualche parola con il governatore Alberto Cirio». Un passaggio veloce anche a Biella, «dove è stato un piacere incontrare i grandi produttori dell’arco alpino insieme all’onorevole Delmastro».
E ancora: «Non posso dimenticare un bellissimo momento a Oleggio, dove c’è stato un confronto con amministratori, sindaco, consiglieri regionali, l’amico Luca Bona, sindaco di Lesa. Abbiamo parlato di Smartt Valley: questa iniziativa innovativa made in Daverio è stata recepita come qualcosa da emulare in altri territori».
E poi il confronto con amici e imprenditori a Milano ma anche del Mantovano e del Comasco. «In Smartt Valley ho incontrato la dottoressa Cimmino, vicepresidente di Confindustria».
Cibus, evento di riferimento dell’agroalimentare che si è svolto a Parma, è stato l’occasione per interfacciarsi con tanti colleghi: «Li potrei definire competitor, invece sono veri e propri partner. Anche l’amico Sorbillo, colui che ha portato l’arte del “pizzaiuolo napoletano” a essere patrimonio dell’Unesco, ha realizzato un video in cui sprona gli amici del Sud che abitano nel Nord-Ovest a sostenere Marco Colombo. Tutte cose non scontate».
«Il “mio mondo” c’è»
Insomma, si può affermare che «il “mio mondo” non mi ha dimenticato e mi ha sostenuto. E non posso dimenticare tutti gli amministratori locali che sono al mio fianco. Per questo dico che l’impegno profuso da me ma soprattutto da quella che definire “squadra” è limitativo può dare dei buoni risultati. Se non personali, sicuramente c’è un grande apprezzamento per il lavoro svolto dalla nostra premier, declinato in una rappresentanza territoriale che a qualcuno poteva sembrare poco credibile».
Una frecciatina? «Una constatazione», risponde il candidato, al rush finale della sua campagna elettorale diversissima. «Mi alzo alle 6.30 del mattino e sono subito in mezzo alla gente. Niente comizi ma incontri in negozi e botteghe, con gli artigiani, fino a notte fonda».
Al lavoro per e con i giovani
Accanto a Marco Colombo ci sono anche tanti giovani: «Sono una forza incredibile. Desidero che questi ragazzi crescano e prendano il testimone. Spero di poter essere uno sprone affinché si impegnino negli euro-progetti. Vorrei che tanti giovani potessero lavorare al mio fianco per trasformarsi in euro-progettisti e costruire il futuro da basi solide come succede ad altre latitudini».