Scuola - 28 maggio 2024, 17:00

Risultati eccellenti per le certificazioni di russo a sette studenti dell’Ite Tosi

La difficile lingua ha affascinato alcuni ragazzi dell’istituto di viale Stelvio che, coordinati dalla docente Patrizia Caprioli, hanno conseguito le certificazioni B1 e B2 con tanto di complimenti dell’università di San Pietroburgo

Una sfida per l’Ite Tosi, anche questa vinta. Così l’istituto tecnico è orgoglioso di aver fatto conseguire a sette studenti la certificazione di lingua russa. Ma c’è di più: primo, i risultati sono stati eccellenti, secondo ha ricevuto i complimenti dall’università di San Pietroburgo, terzo e non ultimo è l’unica scuola in provincia di Varese ad affrontare un corso di lingua russa come disciplina curricolare. Non solo, anche nel Nord Italia gli istituti tecnici che vantano questa disciplina si contano sulla punta delle dita.

Così sette studenti hanno conquistato l’agognata certificazione: tre ragazzi di 5AR Desd e gli di 5CR, 2A, 3DR e 4BAFM. Insomma sette coraggiosi che, non conoscendo nemmeno la lingua latina, hanno affrontato e vinto questa sfida, raggiungendo vari livelli, base e certificazioni pari al B1 e B2. «Si tratta di una lingua complessa – spiega la docente di lingua russa Patrizia Caprioli – Priva di articoli, simile al latino con declinazioni e casi, una lingua che destabilizza. Presenta anche una costruzione complessa nella negazione, insomma strutture che, come dicevo, destabilizzano gli studenti. Richiede tempo per metabolizzarla».

Eppure hanno conseguito risultati eccellenti con un punteggio pari al 90 per cento in gran parte delle prove tant’è che una dei commissari esaminatori Arina Zhukareva ha scritto: «Quest’anno ci sono studenti davvero speciali e sono stati tutti meravigliosamente bravi».

Una bella soddisfazione per la docente Caprioli e per la dirigente Amanda Ferrario che si era data da fare per un corso di formazione della stessa docente per potenziare le abilità dei ragazzi. «Ho seguito un corso di formazione con Emanuela Pavone, una delle migliori russiste in Italia, nonché docente esaminatrice accreditata per la certificazione internazionale di lingua russa e docente alla Ssml “Carlo Bo” di Firenze – prosegue – Devo ringraziare la dirigente che ancora una volta si è dimostrata sensibile verso questo progetto ambizioso, un’apertura alle lingue anche extra-comunitarie viste come passaporto efficace per formare cittadini consapevoli del mondo».

Del resto lo studio della lingua russa riveste la sua importanza. «Sì perché la lingua non si studia, ma la si indossa – precisa la docente – Una scuola che si definisce multiculturale dovrebbe permettere di indossare anche lingue extra-europee. Poi questa lingua ha un particolare fascino, con suoni accoglienti, dolci, un alfabeto intrigante. Studiare una lingua molto diversa dalla nostra significa accettare di guardare il mondo da altre prospettive. Insomma, gratificante perché ci misura con una situazione che può destabilizzare».

Laura Vignati