Economia - 23 maggio 2024, 07:00

Case Green: cosa prevede la normativa europea

Nel contesto di una crescente consapevolezza ambientale, l'Unione Europea ha intrapreso passi significativi per promuovere pratiche sostenibili in vari settori.

Nel contesto di una crescente consapevolezza ambientale, l'Unione Europea ha intrapreso passi significativi per promuovere pratiche sostenibili in vari settori, incluso quello dell'edilizia. Il settore delle costruzioni, notoriamente uno dei più impattanti sull'ambiente, è al centro di numerose iniziative legislative e normative volte a ridurre le emissioni di carbonio e a migliorare l'efficienza energetica. 

Direttiva sull'efficienza energetica degli edifici (EPBD)

La Direttiva sull'efficienza energetica degli edifici (2010/31/UE), rivista nell'ultimo decennio, stabilisce un quadro comune di misure per la promozione del miglioramento dell'efficienza energetica negli edifici all'interno dell'Unione. Il punto focale di questa direttiva è l'obbligo per gli Stati membri di garantire che tutti i nuovi edifici siano "a energia quasi zero" (NZEB) entro il 2021. Per gli edifici pubblici, questa scadenza è stata anticipata al 2019. Un edificio NZEB utilizza una quantità molto bassa di energia, la quale deve essere coperta in larga parte da energia proveniente da fonti rinnovabili.

Regolamento sui prodotti da costruzione (CPR)

Il Regolamento sui prodotti da costruzione (305/2011) mira a garantire che i materiali utilizzati nell'edilizia siano sicuri e rispettino i criteri ambientali stabiliti. Questo regolamento non solo standardizza le informazioni sui prodotti da costruzione in tutta l'Europa, ma promuove anche l'uso di materiali ecocompatibili e riciclabili. L'etichettatura ambientale e la certificazione dei prodotti sono strumenti chiave in questo regolamento per incentivare la sostenibilità nel settore edile.

Strategia per un'Europa a impatto climatico zero

Parte dell'agenda europea è la strategia a lungo termine per una crescita sostenibile che trasforma l'UE in un'economia moderna, efficiente e competitiva. Entro il 2050, l'Europa si propone di diventare il primo continente a impatto climatico zero. In questo contesto, il settore edile gioca un ruolo cruciale, essendo responsabile per circa il 36% del consumo energetico totale e il 40% delle emissioni di CO2 nell'UE.

Fondi e incentivi per l'edilizia sostenibile

Per supportare l'attuazione di queste normative, l'UE ha messo a disposizione diversi fondi e incentivi. Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI), per esempio, supporta progetti che includono la costruzione o la ristrutturazione di edifici secondo criteri di sostenibilità.
Puoi scoprire di più in questo articolo sull'edilizia sostenibile. Inoltre, i programmi di co-finanziamento come Horizon 2020 e il suo successore, Horizon Europe, promuovono la ricerca e l'innovazione in tecnologie e approcci costruttivi sostenibili.

Sfide e prospettive future

Nonostante i progressi, la trasformazione del settore edilizio in uno sostenibile presenta diverse sfide. La necessità di coordinare le politiche a livello di Stati membri, la variazione delle normative locali e il costo delle tecnologie verdi sono solo alcuni degli ostacoli da superare. Tuttavia, con il crescente impegno politico e la consapevolezza pubblica, la direzione è chiaramente impostata verso un futuro più verde.

La normativa europea sulle "Case Green" rappresenta un ambizioso tentativo di riformare un settore critico per il raggiungimento degli obiettivi climatici dell'UE. Promuovendo edifici a basso consumo energetico e l'uso di materiali sostenibili, queste norme non solo contribuiscono alla lotta contro il cambiamento climatico, ma offrono anche una strada verso un'architettura più rispettosa dell'ambiente e dell'economia delle risorse. Le continue innovazioni e l'adozione di tecnologie avanzate saranno cruciali per il successo di questa transizione verso l'edilizia sostenibile.