Infermieri, trent'anni dopo. Dalle aspirazioni, le speranze, i timori naturalmente legati ai primi passi all'impegnarsi in questa cruciale professione oggi.
È stata una riunione importante, quella organizzata al ForGood di Olgiate Olona da Alessandro Albani, Gaetano Pitoia, Giusy Polizzi e Barbara Zanuzzi per i "ragazzi" che trent'anni fa iniziano il loro percorso professionale in questo ambito. Diplomati alla scuola infermieri San Giuseppe di Busto Arsizio: «Ci si ritrova nella giornata internazionale dell'infermiere con compagni, direttore della scuola e altri docenti».
All'appello ben 32 persone. Scattano gli inevitabili bilanci, ma prima di tutto è un viaggio nella memoria. «Tanti ricordi, tanti aneddoti e una grande emozione ritrovarsi - commenta Albani - Con nel cuore sempre l'amore della professione...». E qui si connette, potente, il futuro al passato: «Una professione importante... io dico "non c'è futuro senza infermieri"».
Il bello è stato proprio questo: questi trent'anni hanno visto cambiamenti epocali, l'ultimo accelerato drammaticamente dalla pandemia. Alle spalle un periodo durissimo, che non è mai veramente passato. Ma guardandosi negli occhi e scambiandosi confidenze, emerge una certezza: che quella fiamma, accesasi trent'anni fa, è ancora viva e vuole continuare a scaldare le persone di cui ci si prende cura.