Missione compiuta per sette ragazzi della secondaria di primo grado Prandina che hanno portato a termine il “Progetto nuoto”, almeno per l’anno scolastico in corso. Per settimane, sono scesi regolarmente in vasca, alla Piscina Bustese, con un istruttore e i volontari di Cuffie Colorate, sotto lo sguardo delle insegnanti di sostegno e di un’educatrice.
Stefania La Morella, Grazia Parise, Lucia Rossi e Aurora Labate tirano le somme: «I partecipanti hanno fatto sport, migliorando la loro confidenza con l’acqua. Per qualcuno che, prima di iniziare questo percorso, non sapeva nuotare, è stata l’occasione di imparare a farlo. E il valore del progetto è andato oltre l’attività fisica, che pure è importante. Ci sono evidenti benefici nell’incrementare l’autonomia e la socializzazione. Sapevamo che questa iniziativa sarebbe stata utile grazie a esperienze precedenti. I volontari di Cuffie Colorate hanno garantito un supporto eccezionale in acqua, negli spogliatoi, negli aspetti logistici».
Riscontri confermati da Cristina Parisini, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Tommaseo: «La soddisfazione è piena, il progetto ha raggiunto i suoi obiettivi. Lo verificano le insegnanti e si capisce dalle reazioni dei ragazzi. Che sono entusiasti, questo conta più di tutto».
Ecco, i ragazzi. Matteo (nel gruppo ce ne sono due), Francesca, Adrian, Lorenzo, Omar e Rolly, a coronamento dei risultati ottenuti, hanno ricevuto medaglie dalle mani dell’assessore allo Sport, Maurizio Artusa, e di Silvano Trupia, presidente di Cuffie Colorate. «L’anno prossimo nuoterete alla Manara» ha pronosticato, sorridendo, il primo, con riferimento alle vicissitudini dell’altro impianto natatorio cittadino. «I volontari – ha aggiunto, nel merito dell’iniziativa – dimostrano davvero una grande capacità di attivarsi e di fare rete. Anche alla luce di questi progetti, sono convinto che sia stato un bene intervenire sul regolamento dei contributi allo sport per includere fra i beneficiari realtà che, come in questo caso, allargano, in senso inclusivo, la platea di quanti praticano le varie discipline».
«Ci siamo organizzati – ha spiegato Trupia – per conciliare le esigenze della scuola e la nostra disponibilità. Non è stato facile ma è andata bene, al punto che stiamo pensando di confermare e aumentare questo tipo di impegno nel prossimo anno scolastico». Incentivo, ce ne fosse bisogno, dal progetto appena concluso, con omaggi e medaglie al collo dei volontari direttamente dai partecipanti al progetto 2023/24.