Il Presidente Marco Magrini ha incontrato stamattina i rappresentanti del movimento di agricoltori della provincia di Varese che ha aderito alla mobilitazione contro le politiche comunitarie nel settore agricolo.
«Non riusciamo più a coltivare» è la frase degli agricoltori, alcuni di loro anche allevatori, che ha dato il via all’incontro di stamattina. «Mai come in questo momento il settore in forte crisi ha il bisogno di un confronto e di un supporto dalle istituzioni. Bisogna lavorare in sinergia perché abbiamo bisogno di certezze e conferme».
Il costo di produzione; la salvaguardia e la tutela dei prodotti del territorio; il contenimento della fauna selvatica che danneggia le coltivazioni, gli indennizzi per coprire i danni provocati; il consumo di materie prime e prodotti italiani rispetto a quelli provenienti dall’estero; il contrasto della diffusione sul mercato di cibi sintetici; il costo del gasolio e la riqualificazione della figura dell’agricoltore sono stati gli argomenti principali discussi durante l’incontro.
«Dobbiamo essere consapevoli che l’agricoltura è fondamentale per la tutela dell’ambiente e che l’agricoltore ne è il primo custode. Bisogna sostenere l’agricoltura e riconoscere il ruolo dell’agricoltore di tutore dell’ambiente e del mangiare sano» afferma il Presidente Magrini. Che aggiunge: «Provincia è a fianco degli agricoltori e la nostra è una posizione di sostegno concreto tramite l’inserimento di questi temi nel prossimo piano territoriale della Provincia. L’errore è stato fatto con la Legge Delrio portando l’agricoltura e la caccia a livello regionale. Sono problematiche che, invece, fanno riferimento realtà locali, diverse da provincia a provincia, che vanno gestite a livello provinciale dove c’è più consapevolezza dei problemi del territorio».