Busto Arsizio - 21 febbraio 2024, 21:00

Raid in centro: «Un danno per il negozio, ma anche per l'immagine della città»

Il presidente di Confcommercio Rudy Collini: «Ci stiamo impegnando come commercianti nel costruire una Busto più attrattiva. Ci vuole senso civico o si ottiene l'effetto contrario»

L'azione degli imbrattatori e a fianco il presidente di Confcommercio Busto Rudy Collini

Non c'è dissenso che tenga e un atto simile è un vandalismo che danneggia non solo un negozio ma l'immagine di una città come quella di Busto. Che amareggia per gli sforzi che anche i commercianti mettono in campo, giorno dopo giorno. Rudy Collini, presidente di Confcommercio, ripercorre quanto accaduto la scorsa notte (LEGGI QUI) e guarda oltre. A quel senso civico, che serve, che è fondamentale per una comunità, ma che va ricostruito, rafforzato.  

C'è modo e modo di esprimere il dissenso, «andare a sporcare, rovinare non è solo un atto vandalico... è disagio collettivo, che può produrre un effetto negativo per tutti - precisa Collini - Oltre che il danno economico per la singola impresa, ha un costo d'immagine».

Oggi è toccato a Max Mara in via Cavour. Ma pensiamo ai mesi scorsi, agli sforzi di ripulire le pareti dei privati, come a Casa Paracchi in via Solferino, subito "puniti" dagli incivili  con nuovi raid a suon di spray (LEGGI QUI).

Qui si innesta la riflessione di Collini: «Ci stiamo impegnando nel cercare di costruire una città attrattiva, anche verso i visitatori esterni. Ci vuole rispetto civico per l'ambiente in cui lavori e trascorri la vita. Parlo del centro e della periferia».

Quello che è accaduto nel cuore della città, non risparmia infatti gli altri quartieri. Potenziare gli organici delle forze dell'ordine, per ulteriori controlli, è un elemento importante, auspicato dalla presidente del Comitato commercianti centro cittadino Sarah Leoni (LEGGI QUI).

Ma ancora, la sicurezza è qualcosa che è in mano a ciascuno. «Ci vuole una consapevolezza civica, il senso civico deve migliorare in ognuno di noi. Non c'è luogo dove non debba essere curato». È chiaro che in una via principale ciò che è accaduto produce stupore e indignazione: compiere un raid in via Cavour, accanto a piazza Santa Maria, dove si spera che la videosorveglianza possa anche dare un responso rivelatore, è tristemente ardito.

E ancora, parliamo di un punto che confina con via Bramante e via Cavallotti, dove si amplierà la zona a traffico limitato (LEGGI QUI). Dove c'è voluto coraggio, anche da parte dei commercianti, per dire sì. Convinti che il futuro passi da qui: non era tuttavia scontato aderire a questo progetto.

«Oggi l'acquisto è un'esperienza - sottolinea ancora Collini - esperienza che si fa con la qualità del negozio, ma anche attraversando un ambiente attrattivo, piacevole per i bambini... Il decoro invoglia a percorrere la città, mentre episodi di questo tipo contribuiscono all'effetto contrario».

Ecco perché ciascuno ha in mano una leva importante, per una comunità armoniosa che si traduce anche in un'economia virtuosa. 

Marilena Lualdi