Altri sport - 29 gennaio 2024, 15:22

VIDEO. Busto si conferma capitale della grande scherma paralimpica: «Si cresce insieme»

Sabato 3 e domenica 4 febbraio all'Accademia si sfidano 92 atleti paralimpici, 24 non vedenti: «Sono atleti che non hanno qualcosa in meno, ma in più»

La grande scherma paralimpica è di casa a Busto Arsizio. Ma ciò non significa abituarsi nel senso negativo del termine: bisogna stare sul pezzo per farla crescere sempre. Perché insieme si cresce: che bella questa immagine, consegnata dal maestro Giancarlo Toran quando parla degli atleti non vedenti che hanno conseguito risultati nazionali con la Pro Patria Scherma e parteciperanno alla prova nazionale nei prossimi giorni qui. Quella Pro Patria Scherma che oggi vede in prima linea il presidente Marino Vago, come aveva fatto suo padre, e motiva che oggi compaia il nome dell'azienda sul manifesto - la Tintoria e nobilitazione filati Vago, accanto alla Federazione Scherma e al Rotary Busto Gallarate Legnano club La Malpensa - con le nuove regole per le imprese impegnate sul fronte della sostenibilità, ma il pudore, il servire e non mostrarsi, non è cambiato.

È un weekend importante, il 3 e 4 febbraio, a Busto con la seconda prova nazionale paralimpica e la seconda non vedenti, e viene presentato con tutti i crismi, accanto al consigliere nazionale di Federscherma Joelle Piccinino e al presidente regionale Maurizio Novellini. Siamo a Palazzo Gilardoni, la presenza dell'assessore Maurizio Artusa e della collega ai Servizi sociali Paola Reguzzoni conferma come lo sport paralimpico unisca l'impegno di questi due settori. Artusa ricorda come si sia messo mano al regolamento e invita anche nuovi imprenditori ad avvicinarsi al mondo dello sport. 

Sabato 3 e domenica 4 febbraio, la sala di scherma dell'Accademia Andrea Felli della Pro Patria Scherma è orgogliosa di accogliere nuovamente gli atleti che daranno vita alla seconda tappa del circuito nazionale paralimpico. La cornice prestigiosa, l'accoglienza cordiale, la ricca dotazione di premi sono ingredienti fondamentali. 

Si attendono atleti da tutt'Italia, 92 paralimpici, 24 non vedenti: a questi numeri, vanno aggiunti tutti gli accompagnatori. In particolare, gli spadisti e le spadiste non vedenti, nella giornata di sabato (al mattino i maschi, nel primo pomeriggio le donne). Gli atleti in carrozzina i fioretto e sciabola tirano sabato, gli spadisti domenica. La direzione di torneo e gli arbitri nazionali della Federazione Italiana Scherma garantiranno il corretto svolgimento di tutte le competizioni, con l'assistenza dello staff tecnico della Pro Patria e di numerosi volontari. Tra questi ultimi, i giovani dell'Ite Tosi di Busto. 

La Fis è stata tra le primissime federazioni a promuovere questa inclusione: gli atleti disabili non hanno qualcosa in meno, ma casomai qualcosa in più. Ecco perché si cresce insieme.

La Pro Patria Scherma conta Laura Tosetto, campionessa uscente italiana per i non vedenti e Alessandro Buratti, due volte campione italiano e l'anno scorso secondo. E tra i paralimpici, c'è Sara Frazzitta. Sarà un weekend di sport, un'opportunità per Busto di conoscere meglio una disciplina che da sempre la vede al top e anche un mondo che si caratterizza per serietà, dedizione e apertura all'altro. Una nobiltà autentica, che non è distanza, ma vuole accogliere perché è giusto e perché è così che si cresce.

E presto arrivano i master, solitamente con un giro di 800 persone. Conferma ulteriore che qui c'è sport di qualità, leva di crescita anche economica per la città. Dovrebbe essere recepito come chance per la ricettività, terreno su cui Artusa ha ricordato il lavoro della collega Manuela Maffioli, e dopo il nuovo albergo si spera che altri colgano il segnale.


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Marilena Lualdi