Valle Olona - 26 gennaio 2024, 12:21

«Batterci per far sì che ogni ebreo possa vivere liberamente in ogni parte del mondo e non rischi di essere ucciso»

In occasione della Giornata della Memoria, ecco le considerazioni del presidente Rossano Belloni dell'Associazione Italia Israele Varese-Alto Milanese

Il 27 gennaio si commemora la Giornata delle Memoria e mai come quest’anno deve vedere tutti uniti non solo nel ricordo di quella che è stata la Shoah ma anche di quello che è successo il 7 ottobre del 2023. I nazisti nel periodo più buio della storia del ventesimo secolo macellavano i civili ebrei, li torturavano, li bruciavano.

I terroristi di hamas il 7 ottobre hanno massacrato, bruciato e seviziato 1.151 ebrei , fra questi anche bambini, 2 neonati e 12 bambini sotto i 10 anni, quasi tutte le donne che sono morte quel giorno, comprese ragazzine di 13 anni, hanno subito violenze sessuali, torture e brutali mutilazioni prima e dopo la morte, sia quelle che si trovavano nei Kibbutz che quelle che partecipavano al festival musicale di Re’im e più di 200 persone sono state rapite e deportate a Gaza come ostaggi.

Questi terroristi hanno poi usato i loro concittadini come scudi umani per proteggere se stessi e cercare di sfuggire alla giustizia israeliana.

La morte di ogni essere umano e in particolare di un bambino fa piangere il cuore delle persone che credono nei valori della vita umana, invece i terroristi inneggiano al loro “martirio” per la causa palestinese senza alcun pentimento e in tante nazioni del mondo, compresa la nostra Italia, abbiamo assistito a manifestazioni pro hamas e contro gli ebrei.

Perché questo rigurgito di antisemitismo quando sono i terroristi di hamas gli unici responsabili di quello che è accaduto e delle conseguenze derivate?

Allora nella Giornata della Memoria, nella quale ricordiamo lo sterminio di più di 6 milioni di ebrei, di fronte all’aumento dei casi di antisemitismo e di fronte a questi cortei che sprizzano odio contro gli ebrei e solidarizzano con i terroristi islamici, dobbiamo batterci per far sì che ogni ebreo, che sia cittadino israeliano o di qualunque altra nazionalità, possa vivere liberamente in ogni parte del mondo e non rischi di essere ucciso.

Nel 2011 scrissi: “In occasione della Giornata della Memoria ripetiamo spesso l'espressione "mai più". Questo dev'essere in effetti il nostro impegno: che la cultura dell'odio non possa più percuotere terribilmente l'umanità e che quella della pace possa sbocciare con fiori sempre nuovi e resistenti a ogni male.”

Nonostante tutto ho ancora questa speranza che è anche quella cha da anni motiva l’amica Angelica Edna Calò Livnè con la sua Fondazione “Beresheet la Shalom”, la realtà in Israele che ci ha offerto questa speranza con il teatro arcobaleno che avvicina e unisce giovani di tutte le etnie e religioni, ad impegnarsi contro ogni pregiudizio antiebraico e a far crescere nei giovani una cultura che si batte contro quell’antisemitismo che ha portato alla Shoah.

Associazione Italia Israele Varese-Alto Milanese, il presidente Rossano Belloni

c. s.