Busto Arsizio - 18 gennaio 2024, 07:00

FOTO. Teatro San Giovanni Bosco, in scena la contrapposizione tra amore e guerra

Nella pièce, in scena venerdì 19 gennaio da “Teatro in mostra”, s’intrecciano le storie di due soldati: il protagonista di “Addio alle armi” e la storia vera di un soldato semplice in prima linea che rappresenta la vicenda vera del bisnonno del regista della compagnia

FOTO. Teatro San Giovanni Bosco, in scena la contrapposizione tra amore e guerra

Due drammatiche vicende che corrono parallele, una il negativo dell’altra: “D’amore e guerra”. Questo lo spettacolo che “Teatro in mostra” mette in scena venerdì 19 alle 21 al Teatro San Giovanni Bosco di Busto Arsizio.

Da una parte viene interpretata l’arcinota vicenda del protagonista di “Addio alle armi” di Hemingway che, arruolatosi volontario nella Sanità italiana, s’innamora della bella infermiera, dall’altro la storia di un giovanissimo soldato semplice strappato dal suo paese di provincia e scaraventato in prima linea sul fronte orientale. Dunque uno combatte nelle retrovie, l’altro in trincea.

Uno spettacolo che parla di guerra e del suo orrore, scritto in occasione del centenario della Prima guerra mondiale. «Ma non volevamo rimanesse limitato a quella ricorrenza – spiega l’attrice Laura Negretti – ma, proprio perché parla dell’orrore della guerra, abbiamo pensato di tenerlo definitivamente in cartellone».

“Addio alle armi” è stato destrutturato e scardinato, intrecciando la sua vicenda con una storia vera di un giovanissimo soldato semplice italiano che, a differenza del protagonista di “Addio alle armi” che combatte nelle retrovie si è ritrovato in prima linea. «Abbiamo fatto incrociare questi uomini durante la ritirata di Caporetto – prosegue Laura Negretti - per far guardare negli occhi due soldati che vivono la stessa tragedia storica. La vicenda potrebbe essere veritiera, perché la storia del soldato è la storia del bisnonno del regista scaraventato sul fronte, dopo aver lasciato la ragazza che stava per sposare. Durante Caporetto ha perso un braccio ed è stato curato da un ufficiale di complemento medico americano. Non si saprà mai se fosse Hemingway, ma potenzialmente potrebbe essere successo».

Drammaturgia e regia di Marco Filatori con Gustavo La Volpe e la già citata Laura Negretti. Scenografie e luci di Armando Vairo.

Laura Vignati

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
SU