Valle Olona - 16 gennaio 2024, 17:40

A Olgiate torna il tradizionale appuntamento con la benedizione degli animali. Ma (ancora) senza falò

La parrocchia, con la collaborazione degli Amici di Sant’Antonio, ha organizzato due giorni di festa per celebrare il santo a cui è dedicata la chiesetta di Sant’Antonio in Moncucco che sovrasta la Valle. Una bella e sentita tradizione, ma che sarà ancora priva del falò per il rischio incendi troppo elevato

Torna anche quest’anno il tradizionale appuntamento con la festa di Sant’Antonio a Olgiate Olona, organizzata come sempre dalla parrocchia Santo Stefano e Lorenzo Martiri con la collaborazione degli Amici di Sant’Antonio.

«Si tratta di una bellissima tradizione che da sempre è parte della storia della nostra comunità – spiega don Giovanni Calastri – che è importante preservare e tramandare; come la benedizione degli animali domestici, dei quali il santo è considerato il protettore, è da sempre un gesto molto sentito qui ad Olgiate, non solo perché legata al passato, ma anche per la presenza sempre maggiore di cani e gatti nelle nostre dimore, e ogni anno sono moltissime le persone che partecipano a questo momento».

Le celebrazioni si apriranno alle 10 di mercoledì 17 gennaio con la Santa Messa con benedizione dei pani che si terrà all’interno della storica chiesa di Sant’Antonio in Moncucco. Poi dalle 15 si terranno, anche in caso di pioggia, i Santi Vesperi con benedizione degli animali e sarà distribuito il sale benedetto

La festa proseguirà domenica 21 con un nuovo momento dedicato alla benedizione degli animali alle 9.30 a cui seguirà, alle 10, l’ormai tradizionale celebrazione della Santa Messa di San Sebastiano, patrono della Polizia Locale, durante la quale gli uomini e le donne del Comando di Olgiate Olona rinnovano il loro impegno nei confronti della comunità.

«La chiesa di Sant’Antonio – sottolinea il parroco don Giulio Bernardoni – è un luogo di culto estremamente caro alla comunità olgiatese sin da quando fu edificata nel ‘500 dai frati Carmelitani; momenti come questo, che ci permettono di aprirne le porte a tutti gli abitanti del paese e di renderla protagonista della vita comunitaria, sono estremamente importanti.
Così come è importante il lavoro dei tanti volontari che, anno dopo anno, si impegnano per conservarla e preservarla. A loro va il nostro più grande ringraziamento».

Anche quest’anno, invece, non ci sarà l’appuntamento con il falò di Sant’Antonio realizzato sullo spiazzo prospicente alla chiesa, che in passato illuminava la tarda serata del sabato, a causa dell’alto rischio di incendio causato dalla crescita delle piante che circondano l’area e che, con il passare degli anni, si sono avvicinate sempre di più ai confini dello spazio, rendendo impossibile portare avanti la tradizione in sicurezza.

Loretta Girola