Nuovo presidio del comitato “Stop ospedale unico”, ancora davanti all’entrata del nosocomio bustocco, in via Arnaldo Da Brescia. Attivisti in strada domani, 9 gennaio, dalle 9, a distribuire volantini, raccogliere firme, ribadire le ragioni della propria mobilitazione. Riassumibili in una serie di no (a ospedale unico, ipocrisie, trasformazione di malati in clienti, speculazione e profitto sulla salute, sanità privata) e in alcuni sì (alla riqualificazione degli ospedali esistenti, agli interventi per lo sviluppo della rete ospedaliera pubblica e della medicina territoriale, al riconoscimento delle professionalità di tutti i lavoratori).
Sintesi della sintesi, il convincimento che “L’ospedale unico non c’è e non ci deve essere” e che occorra opporsi alla sanità privata «…dedita non alla salute ma al profitto». Ancora, il comitato torna a prendere le distanze da posizioni, definite ipocrite, che, pur critiche nei confronti del progetto per realizzare la struttura Busto/Gallarate, «…non dicono chiaramente no all’ospedale unico».
Aderiscono A.L. Cobas/Sgc, Comitato antifascista Busto Arsizio, La sinistra Chiara, Pci, Prc/Up.