Un anno senza Bobo, un anniversario in cui la mancanza pesa eppure il buio della tristezza è spazzato via dalla luce di un sorriso: quello che Bobo Tagliabue mostrava sempre.
In queste ore, in tanti stanno ricordando il bustocco. Dal fratello Giorgio agli amici: ognuno custodisce dentro di sé un'immagine, un aneddoto, un pezzo di storia condivisa che riaffiora con emozione.
Bobo Tagliabue, figlio del mitico Luigino - LEGGI QUI - aveva lavorato nella cartoleria e poi nella tipografia di via Carducci a pochi passi dalla basilica. Aveva sviluppato tutta l'attività sui campionari tessili, lavorato anche con il cugino Italo, nelle Arti Grafiche Alpine.
Un uomo che amava la sua Busto, la viveva, voleva il meglio per la città. Con lui, anche i social diventavano un luogo di incontro reale, non virtuale, non sfuggente. T
ant'è che Giorgio nell'annunciare la scomparsa del fratello aveva pubblicato una foto e un messaggio così: «Come farete adesso senza i miei post... ciao a tutti».
Ci sono ancora i post di Bobo, solo che ora li scrivono i suoi cari, i suoi amici. Un anno senza Bobo è triste, ma anche pieno di lui.