Valle Olona - 20 dicembre 2023, 20:49

FOTO E VIDEO. Così non c'è più il "pianton". «Era troppo pericoloso, arriverà un abete»

Gorla Maggiore oggi ha seguito l'operazione di abbattimento dello storico tiglio vicino al Comune. Il sindaco: «Una questione di sicurezza, non si poteva più aspettare»

Se n'è andato, il "pianton". Con un po' di magone, ma anche la consapevolezza che non si poteva rischiare, visto che la malattia aveva minato le radici. 

Gorla Maggiore questa mattina si era alzata con lo sguardo all'insù, guardando gli operai che si avvicinavano allo storico tiglio in piazza Martiri della Libertà e poi tagliavano un grosso ramo, quindi un altro. Sembrava un'operazione lunghissima, quasi infinita considerando l'imponenza della pianta, e in effetti è durata una giornata intera. I tecnici "volanti", quelli a terra che guidavano, chi rimuoveva i pezzi via via. LEGGI QUI 

Questa sera, non era rimasta che la base del tronco. Qui arriverà un abete, ma non nel punto esatto ovviamente. Sarà più a lato, per ragioni di sicurezza.

Molti gorlesi si sono soffermati questa mattina a seguire le operazioni; il sindaco Pietro Zappamiglio era presente all'inizio, quindi è tornato a seguirle. Intanto, davanti al bar vicino tanti commenti. Ernestino Bernasconi, 85 anni, commenta con malinconia: «Ul pianton... scompare un pezzo della storia di Gorla». 

Parole che ribadisce Zappamiglio, perché un albero è una creatura viva e questa ha vegliato così a lungo sulla piazza e sulle generazioni. «Sì - osserva il sindaco - se ne va un pezzo di storia. Ma il tiglio era pericoloso per l'incolumità delle persone, come ci dicevano gli esperti, e serviva un intervento urgente... Ora lo sostituiremo con un abete e sarà messo in una posizione defilata, più protetta e sicura». Pensando anche al futuro, a quando diventerà più grande. LEGGI QUI

In piazza Giovanni Lambardi si lamenta che si sono tagliate troppe piante, e siepi. 

«Abbiamo sempre ripiantumato quando abbiamo dovuto tagliare - puntualizza il sindaco - e quando si è intervenuto sulle siepi, è stato per la visibilità».

Allora, un ultimo sguardo al piantone, che si fa sempre più piccolo, fino a diventare invisibile. Non nei ricordi, immagine indelebile sulle pagine storiche e del cuore dei gorlesi.

GUARDA IL VIDEO

 

Marilena Lualdi