Primo via libera in Provincia di Varese al bilancio di previsione, con dieci voti favorevoli e quattro "no". Quasi 40 milioni riguardano le scuole: «Questa è la vera scelta politica», ha sottolineato il consigliere delegato Mattia Premazzi. Ma proprio la «mancanza di politica» è stata imputata alla maggioranza dall’opposizione, che ha votato contro il documento. Domani il bilancio arriverà in Assemblea dei sindaci e lunedì nuovamente in assise per il passaggio definitivo.
I numeri
37 milioni per le scuole e tre per le strade. È questo il cuore degli investimenti di quello che Premazzi ha definito «un bilancio molto tecnico, con poche scelte politiche, che abbiamo già ampiamente fatti con il bando per i Comuni attivi». La scelta politica, ha però aggiunto, è quella di investire sull’adeguamento degli spazi e sulla messa in sicurezza di numerosi edifici scolastici.
Sul fronte delle entrate legate alle imposte, si rileva una crescita, sebbene i dati siano inferiori a quelli pre-Covid. Sono aumentate le immatricolazioni delle auto e si registrano 31,2 milioni di euro in ingresso per la parte legata all’Rc e 27 milioni per l’imposta di trascrizione.
I fondi-frontalieri ammontano a 8 milioni, mentre la spesa per il personale è di circa 17 milioni: «Ampiamente sotto il limite previsto. Questo ci lascia guardare con fiducia alla possibilità di assunzione», ha spiegato Premazzi.
La nota dolente riguarda il taglio dei trasferimenti, che potrebbe aumentare ancora, mentre il debito dal 2018 al 2026 – anno finale del bilancio – scenderà di sessanta milioni.
Opposizione sulle barricate
Il bilancio ha incassato l’ok della maggioranza, mentre l’opposizione ha votato contro. Di mancanza di visione e partecipazione ha parlato Marco Colombo di Fratelli d’Italia. Il quale, se al presidente Marco Magrini ha dato un «voto 9», ha avuto parole dure per i consiglieri delegati: «A loro do 4 e mezzo. Non sono scesi in campo, non li vedo presenti sul territorio, non li vedo sul pezzo. Ma veramente voi votate a cuor leggero questo bilancio sentendovi incisivi?».
Contraria anche la Lega: «Questo è un bilancio di ordinaria amministrazione – ha osservato il capogruppo Sergio Ghiringhelli –. Questo poteva accadere fino a quando l’ente era in pre-dissesto. Ma ora il mondo dovrebbe essere cambiato e i tecnici dovrebbero portare avanti le scelte che la politica ha compiuto. Ma qui la politica ha abdicato al proprio ruolo». E ancora: «Il Pnrr era una grande occasione, ma anche in questo caso lo usiamo per fare ordinaria amministrazione. Diverso sarebbe stato progettare nuove scuole e una nuova viabilità».
Ghiringhelli ha ribadito la contrarietà sul finanziamento «a pioggia» del bando Comuni attivi: «Non si vola alto assolutamente».
Per Magrini, invece, le scelte strategiche di sviluppo di territorio sono state fatte. Domani la parola ai sindaci, lunedì il ritorno in assise a Villa Recalcati.