Territorio - 06 dicembre 2023, 08:00

“Mai più soli”: la domotica che ridimensiona la disabilità alla Liuc

Workshop incentrato su un progetto portato avanti da Università e Solidarietà e Servizi. La cooperativa ha stanziato un assegno di ricerca per testare e sviluppare nuove soluzioni. «Un gesto di grande maturità» per il rettore, Federico Visconti. Il vincitore del bando, laureato Liuc, Andrea Battistella: «Strada giusta da percorrere»

I partecipanti al workshop ospitato dall'auditorium della Liuc

Partire dalle case, analizzarle. Raccogliere esperienze, richieste ed esigenze di chi le usa. Poi selezionare prodotti e fornitori tecnologici per incrementare le dotazioni domotiche, così da facilitare l’abitabilità, ridurre l'impatto dell’handicap, migliorare la qualità della vita. Il tutto creando un processo dai risultati misurabili, implementabile, replicabile. Sono le azioni presentate al workshop “Domotica e autonomia delle persone con disabilità”. L'incontro era incentrato sul “Progetto domotica” di Liuc – Università Cattaneo e Solidarietà e Servizi, cooperativa che ha istituito un assegno di ricerca per sviluppare e testare nuove soluzioni per le persone più fragili.

Entusiasta il vincitore del bando: l’ingegnere gestionale, laureato Liuc, Andrea Battistella, si è misurato con una realtà sfaccettata, che ha contribuito «…alla mia crescita professionale e, ancor più, personale. Sono convinto che il progetto andrà avanti, ci sono ancora aree inesplorate. Questa è la strada giusta da percorrere».  

 

Nell’introduzione di Domenico Pietrantonio, moderatore dell’incontro e presidente del Consiglio di Gestione di Solidarietà e Servizi, numeri che descrivono la ricchezza delle attività alla base del progetto: l’area residenziale/domotica della cooperativa offre soluzioni a più di 70 persone, una trentina in comunità sociosanitaria, altrettante in appartamenti protetti, otto in soluzioni di housing (un inquilino ha preso la parola descrivendo la sua esperienza, in un apprezzato e applaudito fuori programma).

Federico Visconti, rettore Liuc, ha parlato di circuito virtuoso tra management necessario al progetto e risorse per un assegno di ricerca messe a disposizone da una realtà no-profit: «Un gesto di grande maturità che non capita tutti i giorni» ha sottolineato.

Giacomo Borghi, responsabile dell’area Domotica e Residenziale di Solidarietà e Servizi, ricordato lo slogan “Mai più soli… insieme ci riusciamo”, ha tratteggiato un progetto arrivato non a una conclusione ma a un rilancio, dopo avere già coinvolto 26 abitanti di sei case, quattro coordinatrici, 13 operatori. «A Fagnano Olona – ha ricordato – abbiamo avviato un sistema artigianale, su misura ma con alcuni limiti. Grazie all’Università lavoriamo a una sua implementazione, anche sulle abitazioni di Legnano, Busto Arsizio, Cassano, a un processo misurabile ed esportabile. Con Liuc, abbiamo analizzato, fra l’altro, bisogni, requisiti e vincoli collegati a persone che magari faticano a utilizzare il canale verbale o non sanno leggere e scrivere».

«Abbiamo aiutato la cooperativa a strutturare un’analisi delle necessità e dei requisiti, a effettuare uno scouting con parametri quantitativi e qualitativi, a elaborare un modello con il quale valutare nuove prospettive» ha spiegato  Giovanni Pirovano, docente a contratto di Impianti industriali meccanici  e coordinatore dell’i-FAB Liuc, illustrando anche il lavoro svolto nella ricerca e nella comparazione di soluzioni e fornitori. L’approdo finale? Monitoraggio dei comportamenti e delle necessità, completamento delle installazioni pianificate e auspicabilmente (mai dire mai, ha dichiarato Pirovano) personalizzare una casa creata ex novo, in base alle specifiche raccolte.

«La casa – ha ricordato il pedagogista, già collaboratore della Cattolica, Paolo Colli- esiste perché ci sono i suoi abitanti. E se la disabilità è definita dalle barriere, un ambiente vivibile ridimensiona la disabilità». 

Stefano Tosi